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Pubblicato il 06/04/2014 11:11

Ricostruzione, Cardella: guardia alta contro le infiltrazioni

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 "Negli appalti per la ricostruzione il rischio di presenze sgradite c'e' e dappertutto. Ma non e' cosi' evidente e non e' un pericolo certo". Cosi' il procuratore capo dell'Aquila, Fausto Cardella, che e' anche procuratore distrettuale antimafia, facendo il punto sulle infiltrazioni della criminalita' organizzata negli appalti per la ricostruzione a cinque anni dal tragico terremoto dell'Aquila. "Comunque la guardia rimane altissima e il fenomeno e' sotto controllo - ha assicurato -. Sta dando frutti il lavoro di prevenzione da parte della Prefettura, in prima battuta, e delle forze dell'ordine con uno screening puntuale e approfondito sulle imprese. Molto piu' difficile le possibilita' di controllo sugli appalti privati", ha continuato Cardella. In riferimento al pericolo che persone di fuori regione e dall'esterno scelgano L'Aquila per occasioni di guadagno facile, Cardella ha sottolineato: "Non ho avuto modo di apprezzare il fenomeno di gente venuta qui per delinquere, il numero di stranieri rientra nella norma"

"A cinque anni dal terremoto la ricostruzione del centro storico mi sembra avviata, e non e' un fatto simbolico". Cosi' il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Fausto Cardella, che e' anche procuratore distrettuale antimafia, nella quinta ricorrenza del tragico sisma del 6 aprile 2009. "Nell'ambito della comunita' che e' pressoche' dimezzata si registra la crescita di un certo tipo di reati piu' che altro di sciacallaggio - continua Cardella -. In una comunita' nella quale c'e' un indubbio disagio sociale, causato non solo dai problemi legati al terremoto dell'Aquila, ma anche alla crisi generale in atto e alla ricerca di lavoro, soprattutto tra i giovani, la situazione non ha comportato un significativo aumento dei reati gravi". Secondo il procuratore, "in particolare sullo spaccio di droga nella citta' dell'Aquila il fenomeno e' in crescita ma bisogna essere relativisti in rapporto alle altre zone d'Italia quindi rientra entro livelli contenuti. Ci si potra' attendere maggiore incidenza in rapporto al disagio della popolazione che, peraltro, sta reagendo bene".


 

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