Duecento cantieri solo nel centro storico de L`Aquila, oltre 1.400 in tutta l`area, opere per lo più di costi inferiori ai 300mila euro, per un valore totale che supera i 15 miliardi, una "catena di subappalti impressionante ed incontrollabile". Nel più grande cantiere d`Italia, quello della ricostruzione post terremoto in Abruzzo, è la denuncia della Fillea-Cgil, sta emergendo "una diffusa irregolarità e illegalità nelle opere della ricostruzione, in particolare nei lavori privati, che più facilmente sfuggono ai controlli". Gli arresti di alcuni imprenditori, ha attaccato la Fillea Cgil in una conferenza stampa, sono solo la "punta dell'iceberg": la "situazione è fuori controllo, il denaro pubblico si perde in mille rivoli e cresce il lavoro nero e grigio, come confermano i dati delle ispezioni dei Carabinieri: solo nel periodo 15-26 luglio 2013 su 40 cantieri e 91 aziende ispezionate, sono risultate irregolari 57 imprese e riscontrate 97 irregolarità in materia di salute e sicurezza, con 30 posizioni lavorative irregolari".
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