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Pubblicato il 28/02/2013 18:06

Sanità d'avanguardia all'ospedale di Chieti

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Angioplastica con stent 'bio-assorbibili'

Impiantati con successo su due pazienti sessantenni, dall'equipe del dottor Nicola Maddestra, Direttore dell'unita' operativa di Emodinamica Diagnostica e interventiva dell'ospedale di Chieti, stent 'bio-assorbibili'.

Per i pazienti trattati si era reso necessario un intervento di rivascolarizzazione delle coronarie, finora realizzato a Chieti attraverso l'uso di stent metallici, una sorta di 'gabbiette', di dimensioni millimetriche, che restavano impiantati in modo permanente.

'Questi dispositivi metallici si sono rivelati comunque preziosi nel trattamento dei pazienti con ostruzioni coronariche – specifica Maddestra –, ma e' evidente che per la loro stessa natura erano destinati a comportarsi come un corpo estraneo, che puo' dar luogo a processi infiammatori o immunitari che determinano una riocclusione del vaso. Tutti problemi superati, in buona parte, con gli stent bio-assorbibili, realizzati in acido polilattico, che a partire dal sesto mese dall'impianto cominciano a mimetizzarsi nella parete coronarica, fino a essere completamente riassorbiti negli stessi tessuti nell'arco di due anni. Questo comporta una riduzione dei processi infiammatori e maggiori possibilita' di trattamento nel caso di progressione della malattia'.

Diversi i vantaggi: la nuova generazione di stent libera il vaso dalla costrizione meccanica e nell'arco di 24 mesi ripristina le condizioni per ottenere una risposta naturale vasomotoria agli stimoli fisiologici. Inoltre, l'assenza di materiale metallico consente l'uso di metodiche diagnostiche non invasive.

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