E' stata archiviata dal gip del tribunale di Pescara, su richiesta del pm Valentina D'Agostino, la vicenda riguardante Silvana Pica, la traduttrice della Provincia scomparsa il 17 gennaio del 2012. La donna, che all'epoca aveva 57 anni, viveva a Pescara, in un appartamento di viale Marconi che condivideva con due donne romene. Della sua scomparsa si era occupata anche la trasmissione "Chi l'ha visto". Nella richiesta di archiviazione il pm D'Agostino ritiene che "non siano stati acquisiti elementi per ipotizzare la sussistenza di condotte delittuose ai danni di Silvana Pica. In considerazione delle condizioni di vita della Pica, con particolare riferimento alla grave patologia psichiatrica di cui la stessa soffriva da anni, alla mancanza di stabili punti di riferimento affettivi, non si esclude che la donna, in un momento di sconforto, acuito dalla mancata assunzione dei farmaci che invece doveva costantemente prendere - dice sempre il pubblico ministero - possa avere deciso di allontanarsi dalla sua abitazione per poi togliersi la vita, verosimilmente gettandosi in mare come il ritrovamento della borsa nel tratto di costa molisana induce a fare ritenere". Il pm ribadisce poi che "le indagini complessivamente svolte (dichiarazioni rese dai familiari, dalla proprietaria dell'appartamento in cui viveva, dalle coinquiline, analisi dei tabulati telefonici, analisi dei conti correnti della donna, esame del materiale informatico in uso alla stessa) non hanno evidenziato elementi concreti che possano far ipotizzare che Silvana Pica sia stata vittima di azioni violente ad opera di terzi". Il pm ha dunque ritenuto che "non si ravvisano ipotesi di reato in relazione alla scomparsa di Silvana Pica" e ha chiesto ed ottenuto dal gip l'archiviazione del caso.
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