'Roberto era un ragazzo amante della vita, pieno di passioni, sportivo, atletico, grande tifoso dell'Inter, instancabile giocatore di calcio, sorridente, disponibile, scherzoso, ironico'. Gli amici di Roberto Straccia - il 24enne di Moresco scomparso a Pescara il 14 dicembre 2011 e trovato morto il 7 gennaio scorso sul litorale di Bari - tornano a respingere l'ipotesi del suicidio e spiegano cosi' le ragioni del corteo organizzato per il prossimo 15 dicembre a Pescara.
'Vogliamo assolutamente continuare a credere e ad avere totale fiducia nelle istituzioni dello Stato, unica speranza per arrivare a conoscere la verita' - affermano i ragazzi -.
Chiediamo che il fascicolo della storia di Roberto non finisca in un buio scaffale di un archivio polveroso, ma torni sulla scrivania e nel cuore di chi puo' e deve scrupolosamente assicurare dapprima alla famiglia, poi a noi amici, ma anche alla citta' di Pescara una risposta vera e giusta'.
'Ripudiamo con forza l'immagine che qualcuno, inspiegabilmente, vuole far passare di un ragazzo chiuso e pensieroso, prigioniero di debolezze interiori che l'hanno condotto ad un gesto estremo - sottolineano -. Se cosi' fosse saremmo stati i primi a rassegnarci in silenzio ad un destino tanto crudele'.
'La nostra mobilitazione non vuole essere ottusa testardaggine di chi non si rassegna ad una conclusione avversa - dicono ancora gli amici di Straccia -, ma vuole essere la volonta' di arrivare fino in fondo alla verita'. Non sono emersi infatti elementi certi tali da giustificare la chiusura del caso con la 'caduta accidentale o volontaria', crediamo siano quindi da approfondire anche altri fronti investigativi'.
Il corteo di sabato - il titolo della pagina Facebook appositamente creata e' 'Per Roberto in cammino verso la verita'' - prendera' il via alle 14.30 davanti al Porto turistico 'Marina di Pescara' e, passando per la riviera, arrivera' fino a piazza della Rinascita, dove ci sara' un sit-in. All'iniziativa prenderanno parte anche i famigliari di Straccia.
'Un anno fa abbiamo toccato con mano il calore e la solidarieta' di Pescara; oggi - concludono gli amici del 24enne - abbiamo ancora bisogno di tutti i pescaresi che credono che la verita' non sia ancora stata trovata e di coloro che vogliono conoscerla insieme a noi per far sí che l'assurda e per ora inspiegabile tragedia di Roberto non succeda ad altri figli, fratelli, amici'.
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