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Pubblicato il 13/11/2012 11:11

Scontro legale tra Santa Croce ed Equitalia

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L’avvocato dell'azienda Luca Silvestri ha depositato un atto di denuncia - querela

La Sorgente Santa Croce spa ha dato mandato al proprio legale, l’avvocato Luca Silvestri, di «procedere al deposito di un atto di denuncia - querela nei confronti degli autori dei reati che l'autorità giudiziaria riterrà di ravvisare nella condotta tenuta da Equitalia Centro ai propri danni». 

In una nota si legge difatti che «La società a partire dal 26 agosto scorso ha subìto la pubblicità della vendita dei propri stabilimenti industriali, recante la data del pubblico incanto, sul sito istituzionale entietribunali.kataweb.it, oltre che sull'edizione domenicale di un noto quotidiano locale e sull'albo pretorio del Comune di Canistro, per un'iniziativa dell'Agente della riscossione avviata in data successiva alla prima sospensione giudiziale dell'esecuzione e proseguita nonostante un secondo provvedimento inibitorio. La decisione della Commissione tributaria provinciale, emessa nell'udienza svoltasi il 25 settembre scorso, ha confermato il decreto già emesso in data 17 agosto dal presidente Rasola, con il quale era già stato ritenuto sussistente il pericolo di un danno grave ed irreparabile per la Società in conseguenza dell'espropriazione forzata per un importo superiore a ben 15 milioni di euro, in gran parte ereditato dalla precedente proprietà». 

«Nonostante il doppio pronunciamento dei giudici tributari, tuttavia», continua la nota, «Equitalia ha portato avanti la pubblicità dell'asta degli immobili pignorati sino a tre giorni prima della data fissata per la stessa, destando ovviamente sconcerto e discredito negli istituti bancari, finanziari ed in tutti coloro che hanno rapporti commerciali con la Santa Croce, oltre che comprensibile timore nel territorio comunale in cui sono situati gli immobili destinati alla produzione industriale della Società e nel quale lavora e risiede gran parte degli ottantuno dipendenti della stessa». 

«La posizione della Sorgente Santa Croce», si legge infine nella nota, «che vedrebbe definitivamente compromessa la produttività industriale, e quindi anche la propria stabilità occupazionale, in seguito alla pretesa dell'intero carico esattoriale, è analoga a quella di molte altre imprese abruzzesi od anche singoli contribuenti che hanno usufruito delle sospensioni conseguenti al sisma, ma che non vedono a tutt'oggi riconosciuta la propria qualità di beneficiari degli sgravi, come reso di dominio pubblico dalle recenti circolari dell'Inps e dell'Inail».

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