Sindacati mobilitati per scongiurare la soppressione della Sezione staccata del Tar di Pescara. Questa mattina, nel corso dell'assemblea permanente di dipendenti, magistrati e avvocati, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dopo aver ricordato che la sede pescarese e' risultata la piu' produttiva d'Italia con una percentuale del 64 per cento, hanno annunciato che chiederanno un incontro al sottosegretario Giovanni Legnini, al presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, ai parlamentari, al sindaco di Pescara Marco Alessandrini e ai sindaci dei territori interessati alla vicenda. "Il Tar di Pescara - ha detto Sandra Alberico della Cgil - e' un Tribunale efficiente che risponde in tempi rapidi alle esigenze dei cittadini. Il decreto non comportera' benefici dal punto di vista economico, ma andra' ad appesantire il lavoro del Tar aquilano con un aumento dei tempi di risoluzione delle controversie ". Giampiero Fattore, della Uil Funzione pubblica, dopo aver sottolineato che il Tar pescarese funziona molto bene ed e' dotato di personale specializzato, ha sostenuto che chiudendo tre Sezioni staccate, cioe' Pescara, Latina e Parma, non ci saranno benefici di natura economica o di razionalizzazione del servizio. "Queste tre Sezioni contano 26 dipendenti su un totale di 600, sono uffici di nicchia. La loro soppressione non comportera' la razionalizzazione della giustizia amministrativa, ma determinera' un aumento dei costi costringendo molti cittadini a rinunciare ai ricorsi e a far valere le proprie ragioni". Davide Farina, della Cisl Funzione pubblica, ha evidenziato che la soppressione delle Sezioni staccate dei Tar "si pone in antitesi rispetto agli obiettivi del Governo di trasparenza, facilitazione e semplificazione"
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: