E' cominciato nel pomeriggio il lavoro dei tecnici di "2i Rete Gas" per alimentare di nuovo i contatori delle utenze gas a Teramo e Torricella Sicura dopo la caduta di pressione che ha tagliato fuori dal servizio oltre 21mila fra famiglie ed esercizi pubblici. In serata sono state riattivate 100 utenze delle frazioni di Collurania e Bivio Miano. La Prefettura ha reso noto che domani, entro le 14, dovrebbero essere alimentate altre 5-7mila utenze dei popolosi quartieri Gammarana, San Berardo, Villa Mosca, Villa Viola. L'elenco della zone che verranno nuovamente servite nel pomeriggio dopo le opportune verifiche sara' reso noto domattina. Oggi pomeriggio e' arrivata a Teramo la cucina mobile della Protezione civile che puo' fornire 750 pasti l'ora. Il mezzo e' stato posizionato, sotto il controllo dei vigili urbani e dei volontari, alla Madonna delle Grazie, nel piazzale del Santuario. Il prefetto, Valter Crudo, fa sapere che sono a disposizione pasti caldi da asporto per chiunque ne avesse bisogno perche' impossibilitato ad approvvigionarsi in alternativa. Ad anziani soli e malati il pasto verra' consegnato anche a domicilio
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Il prefetto di Teramo, Valter Crudo ha piu' tardi spiegato che le utenze "disalimentate" sono in totale 21.348, di cui 20.526 a Teramo capoluogo e 822 a Torricella Sicura. Quanto ai tempi di ripristino del servizio non e' possibile fare una previsione ma secondo il prefetto e i tecnici della societa' di distribuzione "2i Rete Gas" potrebbero occorrere almeno quattro giorni in media. Crudo ha garantito che viene garantita l'alimentazione dei punti sensibili, come l'ospedale - servito da cosiddetti "carri bombolieri" e con gasolio - e le due case di cura e per anziani. C'e' anche pero' l'iniziativa congiunta con Comune, Croce di Teramo e protezione civile per l'allestimento di una cucina da campo in largo Madonna delle Grazie, per fornire pasti caldi a chi ne avra' la necessita'. ''E' una questione di procedura prevista per legge - ha spiegato Andrea Vallebona, responsabile del Dipartimento Centro Italia -. Quando accade un evento del genere, abbiamo l'obbligo di mettere in sicurezza la rete: dapprima con la chiusura di tutte le utenze, poi della loro riattivazione dopo una attenta verifica dello stato di sicurezza della rete''. Per fare questo i tecnici della societa' rinforzati in organico con arrivi da tutte le altre regioni del Centro Italia, da questa sera e domattina cominceranno i giri "porta a porta" per aiutare i cittadini a garantire la chiusura dei contatori. Quanto alle cause, i tecnici della societa' di distribuzione hanno dichiarato che il problema non e' di loro conoscenza, in quanto ha interessato il metanodotto della Sgi, la societa' di trasporto: tra le ipotesi, la piu' accreditata e' quella di una improvvisa caduta di pressione che ha comportato la completa disalimentazione della rete sulla citta' di Teramo, servita dallo snodo di contrada Carapollo. In citta' gravi le ripercussioni: molti forni per la panificazione questa mattina non hanno aperto e forti disagi vengono denunciati dai ristoratori e dai baristi e anche da quelle attivita' che non sono organizzate con le cucine elettriche.
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Dalla tarda serata di ieri circa 20.000 utenze domestiche e commerciali dei comuni di Teramo e di Torricella Sicura sono senza metano a causa di un'improvvisa disalimentazione sull'adduttrice regionale gestita dalla societa' di trasporto Sg. Nella notte, per fare fronte all'emergenza improvvisa, il Prefetto di Teramo ha riunito il Centro operativo misto di protezione civile e convocato forze dell'ordine e tecnici della societa' del gas '2iRete Gas' per pianificare gli interventi. Secondo quanto si e' appreso, il disservizio potrebbe prolungarsi per giorni. E' infatti necessario, e in questo senso e' stato rivolto un appello alla cittadinanza, dapprima chiudere i rubinetti di accesso del gas ai contatori, per poi tentare la rialimentazione delle rete. I tecnici della societa' del metano passeranno casa per casa per verificare che cio' avvenga e guidare i cittadini nelle operazioni. La prefettura fa sapere che molte attivita' come forni, bar, pasticcerie, come gia' accaduto ieri sera per ristoranti e pizzerie, hanno dovuto chiudere per l'impossibilita' di preparare cibi cotti.
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