Un detenuto 44enne, di origini italiane, alle 7 di questa mattina si è suicidato impiccandosi nella cella del carcere di Teramo, a Castrogno, dove era detenuto per reati vari, con le lenzuola in dotazione. Il detenuto suicida avrebbe finito di scontare le pena nell'agosto del 2017.
"A nulla sono serviti i pur tempestivi soccorsi da parte dei poliziotti penitenziari in servizio, così come si è rilevato vano l'intervento del medico di turno nel carcere e il successivo intervento del 118 che hanno solo potuto constatare il decesso - afferma il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno -. E' il 24mo suicidio in cella di questo 2012. Ancora una volta un detenuto ha deciso di evadere dalla vita. Questa strage silenziosa non può non toccare, e turbare, le coscienze di tutta la società. Pur essendo cosa nota a tutti l'inciviltà, il degrado, la bruttura, l'insalubrità che connota gran parte delle nostre prigioni assistiamo ad un assordante silenzio che offende la coscienza civile di una Nazione civile".
E aggiunge: "Continuiamo, quindi, a chiederci se la presenza del 42% di detenuti non condannati in via definitiva possa essere ulteriormente tollerata e se non sia giunta l'ora di decidere che per i tossicodipendenti (circa il 33% della popolazione detenuta) non debba essere previsto un percorso socio-sanitario nelle comunità di recupero".
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