Nella notte tra il 31 marzo e l'1 aprile, nella Casa Circondariale di Teramo, è morto Vincenzo Fabiano, 35 anni, nativo di Pescara. L'uomo aveva gravi problemi cardiaci e stava da tempo cercando di dimostrare che le sue condizioni di salute erano incompatibili con il regime carcerario.
A metà aprile per lui era fissata un'udienza davanti al tribunale di sorveglianza, che avrebbe dovuto valutare una perizia già effettuata sulle sue condizioni psicofisiche e decidere se scarcerarlo o meno. Vincenzo a quell'appuntamen to così importante non c'è arrivato e sulla sua morte aleggia, pesante, il dubbio che le istituzioni non abbiano valutato tempestivamente la situazione. Con la sua morte salgono a 13 i decessi registrati nel carcere di Teramo negli ultimi 4 anni (8 per suicidio). L'Istituto penitenziario teramano (430 detenuti a fronte di 270 posti) si colloca al al primo posto in Italia per la frequenza delle morti in cella. Lo fa sapere in una nota l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere.
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