Quattro marocchini arrestati, su ordine di carcerazione del tribunale, per un vasto giro di hashish. Si tratta di spacciatori che tessevano i loro affari fra i comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica. La squadra mobile di Teramo, a conclusione di una delicata indagine, ha ricostruito la filiera dello spaccio che partiva dalla Lombardia per ramificarsi in Abruzzo dove l'hashish veniva spacciato in ingenti quantitativi.Gli arrestati sono Taoufik Belatik, 39 anni e Hamid Jedoui, 34, destinatari di un ordinanza di custodia cautelare in carcere; Abdelilah Belatik, 46, e Mohammed El Modafar, 33, ai domiciliari. Le ordinanze sono state eseguite in collaborazione con le squadre mobili di Ravenna e di Milano. Alla filiera della droga sull'asse Milano-Teramo, la polizia ha lavorato da gennaio 2013, quando grazie a degli informatori (l'operazione porto' al sequestro del primo chilo di hashish) si risali' alla rete extraregionale dell'approvvigionamento. Per corredare l'indagine di elementi probatori utili alla richiesta di arresto, Teramo chiese da subito aiuto ai colleghi lombardi e romagnoli, ottenendo anche autorizzazione alle intercettazioni telefoniche utili a documentare il traffico illecito e gli intrecci del malaffare. L'attivita' d indagine sul narcotraffico, alla fine, ha consentito di individuare il sodalizio criminale, capeggiato dai fratelli Belatik, (uno, Taoufik, e' titolare di una macelleria a Martinsicuro mentre l'altro ha un impresa artigiana) stabilmente inseriti nel tessuto sociale di Martinsicuro. La banda era dedita all'importazione di ingenti quantitativi di hashish dalla Lombardia destinato alla fascia costiera nord della provincia specie Alba Adriatica e Martinsicuro. Nell'inchiesta sono finite indagate altre sette persone, tutte stranieri e tutte in zona le quali fungevano da pusher. Va aggiunto che, nel primo filone d'inchiesta, vennero arrestate altre quattro persone per cui, complessivamente, gli arresti sono 8. Nel corso dell'attivita' investigativa, sono stati sequestrati complessivamente 8 chilogrammi di hashish e 200 grammi di cocaina. Gli elementi raccolti durante la fase delle investigazioni, hanno consentito al gip presso il Tribunale di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Silvia Scamurra, di emanare i provvedimenti restrittivi a carico dei cittadini extracomunitari. Taoufik Belatik e Hamid Jedoui sono stati rinchiusi, rispettivamente, presso il carcere di massima sicurezza di Marino del Tronto di Ascoli Piceno e Ravenna, mentre gli altri due sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle abitazioni, rispettivamente, a Martinsicuro e Milano.
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