Oltre alle botte e vessazioni psichiche alle quali era continuamente sottoposta, non doveva parlare con persone di sesso maschile, non mettere il rossetto, non lavorare e doveva per forza indossare abiti di etnia rom. Differenze culturali che hanno acuito un rapporto sentimentale che ora ha portato sotto processo un rom di Lanciano, di 28 anni, rinviato a giudizio dal gup al 20 novembre prossimo. L'uomo risponde di maltrattamenti continuati, anche nei confronti di due figli minori, che venivano sbattuti sul letto e a cui spesso copriva il viso col cuscino, quindi lesioni nei confronti della donna. Nel periodo dei maltrattamenti, da aprile 2007 a marzo 2011, la donna e' stata anche picchiata col manico della scopa, ha avuto i capelli strappati ed e' stata scaraventata giu' per le scale.
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