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Pubblicato il 31/07/2013 16:04

Violenza sessuale, in manette assessore di Chieti

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Ivo D'Agostino avrebbe abusato di almeno 5 bisognose, offrendo in cambio un alloggio popolare

Ivo D’Agostino, assessore comunale di Chieti è stato arrestato per  violenza sessuale aggravata. Il politico dell’Udc avrebbe abusato di almeno 5 ragazze bisognose.

Le giovani si rivolgevano all’assessore per avere una casa popolare (alcune gli erano state segnalate direttamente dalla Caritas). D’Agostino, secondo l’accusa, chiedeva in cambio delle prestazioni sessuali. Tutti i casi di presunti abusi sarebbero stati consumati negli uffici dell’assessorato. Questa mattina la squadra mobile di Chieti, guidata da Francesco Costantini, ha notificato gli arresti domiciliari all’assessore. L'ordine di custodia cautelare è stato emesso dal gip Paolo Di Geronimo su richiesta del pm Lucia Campo.

Per lui le accuse sarebbero di concussione, tentata concussione e violenza sessuale . D'Agostino è  stato posto agli arresti domiciliari. 

 E' stata denominata "Sex for house" l'operazione di polizia giudiziaria condotta dalla squadra mobile di Chieti - II sezione - culminata con l'arresto ai domiciliari dell'assessore del comune di Chieti Ivo D'Agostino con deleghe alle Politiche della Casa, Protezione civile, Igiene e Sanita', Traffico e Viabilita'. Le contestazioni sono di concussione tentata e consumata e violenza sessuale aggravata. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal questore di Chieti, Filippo Barboso, dal dirigente della squadra mobile, Francesco Costantini. A dare il via alle indagini la denuncia presentata lo scorso 6 giugno da una delle vittime, di nazionalita' caraibica, la quale si era recata presso l'assessorato alle poltitiche per la casa in cerca di un alloggio. L'assessore ne avrebbe in seguito approfittato dello stato di necessita' della donna per carpirne favori sessuali. Altre quattro donne, tutte giovani ed avvenenti, sono state poi rintracciate dagli uomini della mobile, grazie anche alla collaborazione del responsabile della locale Caritas. Si tratta di una rumena, di una polacca e di due cittadine italiane, tutte estremamente bisognose, le quali, dopo un'iniziale timore, hanno ammesso di essere state vittime dello stesso modus operandi da parte dell'assessore. Gli episodi si sarebbero verificati in un arco temporale che va dal novembre 2011 a poche settimane fa. La misura cautelare agli arresti domiciliari e' stata firmata dal gip del tribunale di Chieti, Paolo Di Geronimo, su richiesta del pubblico ministero Lucia Campo la quale aveva chiesto la custodia cautelare in carcere

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, sentiti la Giunta ed i Capigruppo consiliari di maggioranza, ha firmato un decreto con il quale ha avocato a sé tutte le deleghe dell'assessore Ivo D'Agostino, coinvolto nell'inchiesta di cui è titolare la Procura della Repubblica di Chieti. "In attesa di conoscere meglio i fatti - ha dichiarato il sindaco - ribadisco estrema fiducia nell'operato della magistratura, auspico che possa essere fatta piena luce sulla vicenda e mi aspetto che l'assessore D'Agostino possa dimostrare la sua estraneità a quanto gli viene contestato".
Sul fronte politico, l'Udc sospende il suo esponente dal partito: è quanto ha disposto la segreteria nazionale. Lo ha reso noto l'ufficio stampa dell'Udc. "Il partito esprime massima fiducia nell'operato dei magistrati e delle Forze dell'ordine - si legge in una nota - sperando si arrivi nel più breve tempo possibile a chiarire ogni responsabilità"

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