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Pubblicato il 28/08/2012 17:05

Abruzzo, i voucher per gli immigrati aumentano del 100%

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I dati forniti dal sito 'Integrazione migranti' che riporta uno studio della Fondazione Leone Moressa.

Sono 27 mila i lavoratori stranieri che nel 2011 sono stati pagati con i voucher (o buoni lavoro), il 50% in piu' rispetto ai 18 mila del 2010. Lo rende noto il sito 'Integrazione migranti' che riporta uno studio della Fondazione Leone Moressa.

Il sistema dei voucher, che prima era rivolto solo ad alcune tipologie di soggetti e ad alcuni specifici committenti (soprattutto lavoro domestico, giardinaggio, attivita' agricola stagionale, etc.) con la Riforma del lavoro approvata lo scorso 8 luglio puó essere utilizzato in qualsiasi settore, da qualsiasi committente e con qualsiasi lavoratore (eccezion fatta per alcune limitazioni nel comparto dell'agricoltura). I voucher possono avere valore lordo di 10, 20 o 50 euro; dalla somma lorda vengono trattenuti alla fonte i contributi (13%), l'assicurazione sugli infortuni Inail (7%) e un compenso del 5% che va all'Inps per la gestione del servizio.

Le aree del Sud quelle che hanno visto una spinta maggiore nel 2011. In Sardegna la crescita è stata del quasi del 170%, in Abruzzo quasi del 100%, in Molise quasi dell'80%. 

E' nel comparto agricolo che viene fatto maggior utilizzo dei voucher, sia per quanto riguarda i lavoratori stranieri (20,2%) che gli italiani (27,5%). Ma nel comparto del lavoro domestico il peso degli stranieri si fa piú evidente: oltre un lavoratore su due infatti è immigrato (56,1%). Anche in termini di crescita il lavoro domestico ha fatto dei grossi progressi: dal 2010 infatti il numero di lavoratori che hanno utilizzato i voucher è aumentato di oltre l'80%.

Il sistema delle imprese è quello che di piú utilizza i buoni lavoro per occupare la manodopera straniera (ma anche italiana), seguita dalle imprese agricole e dalle famiglie. 

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