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Pubblicato il 21/11/2012 19:07

Abruzzo, settore ristorazione in crisi

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Sono 426 le aziende cessate a fronte di 227 nuove aperture per la Fipe Confcommercio

 Sono 227 le aziende aperte nel settore ristorazione in Abruzzo nel primo semestre 2012, ma sono 426 quelle cessate. E' quanto emerge dai dati di Fipe/Confcommercio nazionale (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che rileva - in una nota - come, in Italia, da tre anni il saldo fra aperture e chiusure sia negativo. In particolare, poi, a Pescara a fronte di 47 nuove aperture sono 83 i ristoranti che hanno chiuso i battenti.

'Le statistiche non fanno altro che confermare quello che noi ristoratori sappiamo da tempo e che stiamo scontando sulla nostra pelle - commenta nella nota il presidente dell'Associazione provinciale dei ristoratori aderente a Fipe/Confcommercio Pescara, Roberto Chiavaroli -. Purtroppo la crisi ha ulteriormente aggravato una situazione gia' da anni non rosea a causa dei crescenti costi indotti dalla necessita' di adeguarsi ai nuovi obblighi normativi in termini di sicurezza e personale e dall'aumento delle materie prime. A fronte dei maggiori costi non abbiamo potuto alzare i prezzi, a causa della forte crisi che ha ridotto la capacita' di spesa della clientela. L'effetto congiunto della liberalizzazione delle licenze e dell'aumento della disoccupazione ha portato tanti avventori a tentare di buttarsi nel mondo della ristorazione senza una conoscenza adeguata del settore e delle difficolta' ad esso legate. Cio' ha creato una concorrenza al ribasso che si riflette in un forte turn-over, con aziende che aprono e chiudono nel giro di sei mesi proprio a causa dell'inesperienza di chi apre improvvisandosi ristoratore'.

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