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Pubblicato il 29/06/2012 14:02

Balneatori pronti allo sciopero in Abruzzo

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Entro luglio la manifestazione per difendere le 800 imprese del settore

 

I balneatori abruzzesi sono pronti allo sciopero entro il mese di luglio contro l'indifferenza della politica e l'atteggiamento del governo nazionale che rischiano di mettere fuori gioco 800 aziende abruzzesi e consegnare le spiagge alle multinazionali. Lo afferma la Fiba-Confesercenti abruzzese, la principale fra le associazioni dei balneari in Abruzzo.

«Siamo di fronte ad un governo inerte, che rifiuta il confronto sul decreto legislativo che regolerà le concessioni demaniali. L’Abruzzo, con le sue 800 imprese familiari, rischia di essere una delle regioni più colpite: per questo proclamiamo con decisione lo stato di agitazione della categoria e proponiamo una chiusura delle spiagge da effettuarsi entro la fine di luglio» afferma Antonio La Torre, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti.

«In Europa - aggiunge Enzo Giammarino, direttore regionale di Confesercenti - abbiamo trovato disponibilità, sappiamo di avere al nostro fianco il coordinatore nazionale degli assessori al turismo Mauro Di Dalmazio ed il delegato Anci Luciano Monticelli: ora c’è la possibilità di trovare una soluzione, ma il governo deve svegliarsi. Per questo fin da domani coinvolgeremo i deputati ed i senatori eletti in Abruzzo e gli europarlamentari, per fare in modo che non si stravolga l'identità del turismo balneare italiano e non la si consegni a quel capitale finanziario che ha messo in crisi l'economia europea. Si tratta di tornare al lavoro ed alla centralità dell'impresa. Non si possono mandare in crisi 800 aziende sane».

 

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