Sono iniziate oggi, a Macerata e Roma, le assemblee dei lavoratori di Banca Marche in vista dello sciopero indetto da Fisac-Cgil, Fiba-Cisl e Dicredito per il 30 agosto prossimo. Le assemblee sindacali proseguiranno fino a giovedi' nelle varie regioni in cui opera BM, con appuntamenti anche a Pescara, Perugia, Bologna, Porto d'Ascoli, Pesaro e Jesi. Al centro dello sciopero, il nuovo piano industriale dell'istituto di credito che prevede un taglio di 700-800 posti di lavoro tra vendita di asset e attivazione del fondo di solidarieta'. Le tre sigle sindacali definiscono il piano ''indigeribile'', poiche' ''dichiara ulteriori 200-220 esuberi da ricollocare in un'azienda fortemente ridimensionata nella sua geografia e nella sua organizzazione'', ''indica tra gli asset non strategici, Carilo, un pezzo di rete distributiva (48 filiali), il Ced e a seguire chissa' chi altri'', ''non da' risposte organizzative sulle urgenti necessita' di riassetto di rete e direzione'', abbatte i costi di funzionamento ''di 120 milioni di euro in poco piu' di 3 anni, di cui circa 80-90 milioni toccheranno la voce del costo del Personale'', e ''ritocca pesantemente il contratto integrativo''. In conclusione, secondo Fisac-Cgil, Fiba-Cisl e Dicredito, ''gli strumenti e gli obiettivi di questo piano industriale penalizzeranno i lavoratori, ridimensioneranno l'azienda senza fornire alcuna garanzia ne' per il mantenimento dell'autonomia ne' per un ipotetico rilancio aziendale. Non vogliamo un piano che smantelli inutilmente la banca ma vogliamo costruire insieme un progetto che la rilanci''.
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