gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » ECONOMIA » CARICHIETI, GRIDO ALLARME DEGLI IMPRENDITORI
Pubblicato il 23/09/2014 15:03

Carichieti, grido allarme degli imprenditori

imprenditori, carichieti

 "Grido d'allarme" del mondo imprenditoriale abruzzese che, dopo il commissariamento di Carichieti, definito "l'ennesimo colpo di grazia ad un'economia asfittica", si mobilita' affinche' "la proprieta' e la gestione della banca rimangano abruzzesi e le decisioni vengano prese sul territorio". Il punto della situazione e' stato fatto in una conferenza stampa nella sede di Confindustria a Pescara, con i presidenti della Camere di Commercio di Pescara e di Chieti, Daniele Becci e Silvio Di Lorenzo, il presidente degli industriali di Chieti e vicepresidente regionale, Paolo Primavera, e il presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero. Presenti, tra gli altri, i presidenti delle Province di Pescara e Chieti, Guerino Testa e Enrico Di Giuseppantonio, i sindaci di Pescara e Chieti, Marco Alessandrini e Umberto Di Primio, i rappresentanti delle associazioni di categoria, da Confcommercio a Cna e a Confartigianato, ed esponenti sindacali. Parlando di un "commissariamento rapido e imprevisto", Becci ha sottolineato che "questo stato di cose sta dando l'ennesimo colpo di grazia alla nostra economia. La preoccupazione non e' sentita solo dagli enti camerali, ma da tutte le associazioni di categoria che vivono questi problemi in prima persona". Per Di Lorenzo "e' fondamentale salvare questa banca, anche se non e' facile capire come. Noi non abbiamo i mezzi per farlo - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Chieti - se non quello di dare indirizzo alla politica. Il primo punto e' capire cosa sia successo e come si sia arrivati a questa situazione". "Oggi stiamo dando una risposta forte - ha affermato Primavera - e qui ci sono tutti quelli che rappresentano il tessuto economico abruzzese. Faremo tutto cio' che e' possibile perche' la proprieta' di Carichieti rimanga territoriale. Le decisioni devono essere prese in Abruzzo perche' e' una banca che supporta soprattutto le piccole imprese. Forse siamo stati un po' leggeri anche noi nel vigilare, ma questo e' l'ultimo istituto rimasto sul territorio e noi vigileremo". "La Banca d'Italia ha detto che e' un problema di governance - ha sottolineato Marramiero - ma la governance, seppur definita poco esaltante da Bankitalia, e' stata in grado di smaltire 300 milioni di euro di sofferenze. Lo scopo del commissariamento non e' efficientare le banche, ma traghettarle verso altre soluzioni. Al di la' di quello che potrebbe sembrare un disegno gia' preconfezionato, penso che in Abruzzo ci siano forze per una governance alternativa. La soluzione finale sembra gia' scritta, ma spero di sbagliarmi". I rappresentanti delle altre associazioni di categoria si sono soffermati sull'impatto del commissariamento, con effetti "non solo sulle imprese, ma anche sulle famiglie", ed hanno sottolineato la necessita' di sfruttare l'unita' delle associazioni per attivare azioni che possano contribuire a risolvere il problema. Per Marco Alessandrini e' necessario fare "fronte comune", mentre per Di Primio "da una vicenda negativa dobbiamo ripartire con proposte positive non solo per Carichieti, ma per l'Abruzzo"

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1