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Pubblicato il 06/12/2012 17:05

Chiodi a Roma per le vertenze Micron e Sixty

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Il futuro dello stabilimento Micron di Avezzano, questa mattina, a Roma e' al centro di un incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico alla presenza del Sottosegretario Claudio De Vincenti e del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Si tratta di un tavolo preparatorio prima dell'incontro che il presidente Chiodi avra' con il ministro Corrado Passera nei prossimi giorni, proprio per chiarire la prospettiva industriale e individuare possibili soluzioni. L'incontro,ancora in corso in queste ore, prevede all'ordine del giorno anche la questione legata al gruppo farmaceutico Menarini e al rischio perdita posti di lavoro. Nel pomeriggio, Chiodi sara' invece al Ministero per la vertenza Sixty Spa, a cui sono stati invitati rappresentanti sindacali e istituzionali e la stessa proprieta'.

"Abbiamo chiesto e ottenuto dal Governo rassicurazioni sul considerare la Micron una delle priorita' dell'agenda ministeriale. Ho sollecitato ogni iniziativa utile ed ho chiesto la convocazione urgente di un nuovo tavolo, cui dovra' partecipare anche l'azienda, che potrebbe essere fissato prima delle festivita' o subito dopo. Nel frattempo, dobbiamo assumere, in tempi ravvicinati, indicazioni aziendali per meglio calibrare qualsiasi strategia d'intervento che permetta alla Micron Tecnology di uscire dalla crisi e riposizionarsi in maniera piu' competitiva sul mercato di riferimento. C'e' dunque la massima attenzione della Regione e del Governo nazionale". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, poco fa, a Roma, uscendo dalla sede del ministero per lo Sviluppo economico dove ha partecipato ad un incontro con il sottosegretario Claudio De Vincenti e il Direttore Giampiero Castano proprio per discutere del futuro della multinazionale americana. Il ministro Passera assente perche' occupato con il voto al Decreto Sviluppo ma ha delegato i due rappresentanti ministeriali.

"E' il momento di serrare le fila per tentare di cogliere ogni possibilita' di salvare una realta' produttiva importante per l'intero Abruzzo e non solo - ha aggiunto Chiodi - Per questo auspichiamo che si continui a percorrere con tenacia ogni possibile spiraglio per giungere a una positiva soluzione della vertenza. La Regione e' impegnata in prima linea in questa direzione e, questa mattina, ha incontrato anche la disponibilita' del governo nazionale a trovare possibili soluzioni alla vertenza a salvaguardia dei posti di lavoro esistenti. Parliamo di migliaia di lavoratori e di altrettante famiglie che combattono con l'incubo della cassa integrazione o addirittura del licenziamento. Una crisi ormai giunta ad un punto veramente critico per la quale auspico un'azione congiunta per fare sistema e trovare soluzioni alternative per salvaguardare e difendere una realta' industriale e produttiva importante come la Micron".

"Alla luce della modifica introdotta, d'accordo con l'azienda, abbiamo deciso di aprire un nuovo confronto nel mese di marzo allorquando avremo i dati degli effetti sul fatturato con l'attuazione della nuova normativa. Occorre scongiurare, assolutamente un ridimensionamento del comparto e le pesanti ripercussioni per il polo aquilano sull'occupazione ma anche sul piano della ricerca e dell'innovazione". Sono parole del Presidente della Regione, Gianni Chiodi che, oggi a Roma, ha partecipato all'incontro al ministero per lo Sviluppo economico anche per la vertenza del polo farmaceutico Menarini. Nelle ricette farmaceutiche il medico non sara' piu' obbligato a scrivere solo il principio attivo e potra' decidere di indicare il nome specifico di un medicinale. Lo stabilisce un emendamento al Decreto Crescita approvato in Senato che cambia le norme sul principio attivo introdotte con la legge sulla Spending review. L'obbligo ai medici di indicare nella ricetta non piu' il nome del farmaco, ma il solo principio attivo, infatti, colpiva il prodotto italiano di marca e penalizzava di conseguenza il polo aquilano oltre a mettere in ginocchio l'intero settore. "Oggi nel tavolo di confronto con il Mise - ha aggiunto Chiodi - abbiamo spiegato come le preoccupazioni espresse sul futuro dell'azienda e dell'industria farmaceutica italiana in generale restino comunque fondate e a primavera sara' possibile tracciare un quadro piu' preciso analizzando i termini di produzione, fatturato e ordini". 

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