Cala del 4,8% nei primi sei mesi del 2012 l'export abruzzese, e a determinarne la netta flessione sono, soprattutto, i mezzi di trasporto prodotti dalle grandi aziende multinazionali che hanno sede nella nostra regione. Lo rileva una analisi condotta da Aldo Ronci per il Centro studi regionale della Cna, secondo cui le esportazioni abruzzesi, che nel primo semestre 2011 ammontavano e 3.738 milioni di euro, nello stesso periodo del 2012 si riducono a 3.560, registrando cosi' un decremento di 178 milioni di euro, pari a -4,8%. Un dato decisamente in controtendenza rispetto al valore nazionale, che invece cresce nello stesso arco di tempo del 4,2%. E che a determinare il calo vistoso del made in Abruzzo siano soprattutto i mezzi di trasporto, lo conferma il fatto che, mentre a livello nazionale rappresentano appena il 10% del volume complessivo dell'export, per l'insieme delle esportazioni della nostra regioni, essi "valgono" invece qualcosa come il 40%.
"Le esportazioni dei mezzi di trasporto passano da 1.600 milioni di euro del primo semestre 2011 a 1.426 dei primi sei mesi di quest'anno -dice Aldo Ronci - subendo una flessione di 174 milioni di euro. In valore percentuale, l'export dei mezzi di trasporto registra una pesante flessione del 10,9% a fronte di un incremento nazionale del 2,2%". "Stabili sostanzialmente, al contrario - aggiunge - tutti gli altri prodotti, frutto dell'attivita' delle imprese "endogene": se nel 2011, nel primo semestre, la loro quota parte ammontava a 2.139 milioni di euro, nel primo sempre del 2012 diventano 2.135, subendo dunque una diminuzione di 4 milioni di euro".
Tra i settori produttivi, il segno "piu'" si registra nella produzione di macchine e apparecchi (41 milioni; +12.9%) e degli articoli farmaceutici (29 milioni; +18,9%), mentre per i prodotti agricoli l'incremento di 5 milioni e' stato modesto, benche' in percentuale il valore e' stato alto (+17%). Male, con i mezzi di trasporto la produzione di articoli in gomma e plastica (-47 milioni; -12,6%), per i prodotti in metallo (-14; -6,4%), per i prodotti chimici (-12; -11,2%), per la carta e per la stampa (-10; -17,4%), per gli apparecchi e i componenti elettronici (-10; -6,3%).
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