Nel primo semestre 2014 l'export abruzzese registra un incremento di 152 milioni di euro, pari al 4,4%, superiore a quello italiano (1,3%): crescono gli autoveicoli (156 mln di euro), mentre decrescono i prodotti delle imprese locali (-4 mln euro). E' quanto emerge da uno studio condotto dal ricercatore Aldo Ronci per la Cna regionale, che evidenzia come le esportazioni confermino la loro crescita e ribadisce il ruolo trainante esercitato dal comparto degli autoveicoli. La performance, sostenuta soprattutto dalle multinazionali del trasporto presenti in Val di Sangro, Sevel in testa, secondo l'associazione di categoria "compensa, se possibile con gli interessi, la flessione registrata dagli altri prodotti, ancora in vistoso stato di sofferenza. Tra gennaio e giugno 2014 - rileva lo studio - l'export dei mezzi di trasporto ha fatto registrare un incremento di 156 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013: da 1.265 milioni agli attuali 1.421; in termini percentuali, una crescita del 12,2%, contro una media nazionale (per lo stesso comparto) dell'11%". Percorso inverso per le esportazioni degli altri prodotti, spesso realizzati da piccole aziende locali: 4 milioni in meno rispetto a gennaio-giugno 2013. "Un risultato deludente - commenta la Cna -, frutto in parte del mancato decollo del comparto agro-alimentare, 'fermo' a un modesto incremento di appena 2 milioni di euro: una tendenza negativa confermata dal valore percentuale (+0,8%) pari alla meta' dell'incremento nazionale registrato dallo stesso settore (+1,6%)". In particolare, i decrementi piu' importanti sono stati di 56 milioni (-51,4%) per gli apparecchi elettronici, che si sono ridotti alla meta', di 40 (-36,6%) per gli articoli di abbigliamento e di 12 (-27,9%) per la carta e la stampa. Gli incrementi piu' significativi si sono verificati nella produzione degli articoli in gomma per 24 milioni (+14,2%), degli articoli farmaceutici per 15 (+19%), degli articoli elettrici per 11(+9,7%) e dei prodotti chimici per 11 (+10,8%). La Cna si rivolge al nuovo Governo regionale per "sollecitare misure adeguate di sostegno alla micro e alla piccola impresa, cioe' proprio quella che manifesta maggiore sofferenza sui mercati internazionali. L'occasione - sottolineano dall'associazione - potrebbe essere fornita dall'imminente Expo del 2015: una vetrina mondiale, soprattutto per quel che riguarda l'agroalimentare, dove la nostra regione potrebbe recitare un ruolo da protagonista vista la qualita' del pacchetto di prodotti che l'Abruzzo puo' vantare".
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