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Pubblicato il 27/11/2012 23:11

Confindustria Abruzzo presenta il rapporto sull'economia

abruzzo, confindustria, angelucci

Il bilancio dei primi sei mesi del 2012 fanno registrare "grandi difficoltà"

Saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di aziende manifatturiere (-305), tasso di disoccupazione in crescita (+3% nel secondo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), aumento delle ore di cassa integrazione ordinaria (+69,12% giugno 2011-giugno 2012) e straordinaria (+26,24%). A scattare la fotografia del tessuto imprenditoriale abruzzese 'in grande difficoltà' e' l'indagine semestrale di Confindustria regionale, presentata oggi a Chieti.
A peggiorare la situazione, rileva il rapporto, c'e' anche il calo delle esportazioni (-4,8% rispetto al primo semestre del 2011), dato in totale controtendenza rispetto al valore nazionale ed a quello del mezzogiorno. Sul piano dell'innovazione, inoltre, si registra una tendenziale tenuta dell'inversione di tendenza nelle richieste di brevetti presentate al sistema camerale regionale che crescono di poco piu' del 18%.
La conseguenza di una situazione di questo tipo e' la sfiducia degli imprenditori abruzzesi, secondo i quali - emerge dall'indagine -, confrontando il primo semestre di quest'anno con il secondo del 2011, l'utilizzo della capacita' produttiva e' stabile con tendenza alla diminuzione, il fatturato e' in diminuzione diffusa e gli investimenti sono stati effettuati da meno di un quinto delle aziende. Investimenti che, tra l'altro, stando alle previsioni per il secondo semestre di quest'anno, verranno effettuati in maniera molto limitata.
Di fronte ad una crisi internazionale che vede l'Italia tra i Paesi maggiormente coinvolti, l'Abruzzo, secondo l'associazione degli industriali, 'presenta particolari segnali di cedimento che rischiano di mettere a repentaglio la sua stessa tenuta, sia economica che produttiva e sociale. Confindustria, a tal proposito, pur sostenendo e reclamando da tempo la necessita' di adeguate politiche di rigore, propone con forza che queste siano accompagnate anche da politiche e piani di sviluppo adeguati e necessari a sostenere il tessuto produttivo e, con esso, i livelli occupazionali'.
'Sono quanto mai necessari interventi strutturali volti a sostenere la ripresa del comparto produttivo - sostengono gli industriali - che rischia, nel frattempo, di sgretolarsi.
Questioni quali quelle connesse allo sviluppo infrastrutturale, all'innovazione e alla ricerca, all'internazionalizzazione, non possono piu' essere eluse, mentre, viceversa, si succedono provvedimenti, quale quello dell'aumento dell'Iva, che colpisce ulteriormente il comparto produttivo'.
Confindustria ricorda, infine, il pacchetto 'Presto', siglato nell'ambito del Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo, chiedendo il rispetto degli impegni assunti, da portare avanti assieme ad una serie di misure da portare avanti per 'dare tutte le risposte possibili, anche di ordine etico, ad un tessuto economico e sociale ormai allo stremo'.

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