'L'Abruzzo presenta una serie di peculiarita' e situazioni congiunturali e strutturali che la pongono in una situazione di relativo svantaggio rispetto ad altre regioni. Pertanto, e' necessario che le Istituzioni e tutte le espressioni politiche si adoperino sinergicamente a garantire strumenti e risorse adeguate per un ritorno alla crescita ed allo sviluppo'. E' quanto si legge in un passaggio della lettera che Confindustria Abruzzo rivolge ai candidati nell'ambito delle elezioni politiche.
In particolare, oltre ai punti gia' illustrati dalla Confederazione nazionale, gli industriali abruzzesi indicano ai candidati in Abruzzo le priorita' da portare avanti per far si' che la regione torni a crescere. Priorita' che vanno dal riconoscimento delle aree di crisi alla rimodulazione dei fondi Fas, dal rafforzamento del sistema creditizio allo sviluppo di una programmazione che reinserisca l'Abruzzo tra i beneficiari di opere strategiche nazionali.
Altre questioni cruciali, secondo Confindustria, sono la ricostruzione del cratere sismico, l'attuazione dell'ipotesi di concedere agevolazioni fiscali a micro e piccole aziende operanti in citta' candidate come Zone franche urbane (Zfu), lo sblocco totale dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e lo sviluppo del sistema turistico.
La Confederazione regionale degli industriali ribadisce anche la necessita' di 'recuperare una programmazione maggiormente proiettata alle grandi opere di collegamento', da quello autostradale con Roma e il Tirreno a quelli con il Nord-Est dell'Italia e d'Europa, fino ai collegamenti ferroviari e al potenziamento del sistema portuale e aeroportuale.
Confindustria Abruzzo chiede ai candidati 'di cambiare subito e per sempre il modo di fare politica', perche' 'l'etica e la legalita' devono diventare i binari entro cui deve viaggiare il comportamento di chi ambisce a governare il Paese. Fare politica richiede vero impegno, competenze e senso di responsabilita', oltre che un'assoluta tempestivita'', dicono gli industriali, i quali annunciano di voler imporre ai politici 'un rapporto continuo e diretto che renda manifeste le azioni effettivamente svolte per favorire la crescita e lo sviluppo dell'Abruzzo'.
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