Un tavolo regionale per affrontare la crisi della Honda di Atessa, stabilimento guidato dal presidente della camera di commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, che prevede oltre trecento esuberi. E' quanto chiedono i sindacati in una nota, nella quale viene richiesta anche la rimodulazione dei Fas con l'inserimento dell'automotive. I sindacati ritengono "necessario verificare con il governo regionale tutte le azioni utili a migliorare il contesto abruzzese al fine della conferma delle scelte di localizzazione sul nostro territorio della Honda (come delle altre multinazionali presenti) nonché della restituzione al territorio stesso di quella attrattività che ne ha fatto negli anni un'importante regione industriale".
Tematiche che secondo i sindacati vanno affrontate tanto a livello regionale quanto a livello locale, affrontando i temi che vanno dalle infrastrutture, alla fiscalità, ai servizi, alla burocrazia.
"Alla Regione chiederemo, inoltre, pieno supporto nella costruzione del livello di confronto nazionale - conclude la nota - Il livello aziendale, già in passato decisivo per impostare e favorire l'ascesa industriale della Honda Italia, avra' anche questa volta importanza centrale, ma sara' necessario che questa azione non si chiuda nello stabilimento, ma si esplichi in forte raccordo con i livelli nazionale, regionale, locale, per giungere ad una conclusione della vertenza che impegni la casa madre giapponese, alla presenza del Governo, su un progetto industriale per Honda Italia che guarda al futuro".
I sindacati "sollecitano l'incontro con il Governo, a partire dal Ministero dello Sviluppo Economico, affinche' si apra un'interlocuzione con la casa madre giapponese per fissare nella massima cornice istituzionale e con le confederazioni e le categorie nazionali gli impegni e le strategie della multinazionale per il rilancio dello stabilimento italiano, anche considerando le potenzialità dei mercati mediterranei di riferimento, la cui valorizzazione puo' essere punto di incontro tra obiettivi aziendali e interesse nazionale".
Il Consigliere regionale Emilio Nasuti chiede l'apertura di un tavolo
Il Consigliere regionale Emilio Nasuti, ha ufficialmente chiesto questa mattina al Presidente della Regione Gianni Chiodi, all'Assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione e all'Assessore al Lavoro Paolo Gatti, l'apertura di un tavolo di lavoro sulla vertenza che si e' aperta alla Honda di Atessa, dove sono stati annunciati nei giorni scorsi 303 esuberi su un totale di 647 dipendenti. "Un tavolo - spiega Nasuti - aperto naturalmente ai sindacati e a tutte le forze politiche e sociali abruzzesi, per cercare di individuare un percorso condiviso che salvaguardi i livelli occupazionali della Honda e delle altre aziende dell'indotto. Va sottolineato - prosegue Nasuti - che un eventuale ridimensionamento dello stabilimento della multinazionale nipponica, avrebbe infatti conseguenze catastrofiche non solo per la Val di Sangro, ma per l'intera regione, perche' forse qualcuno dimentica che quell'area e' il polmone produttivo di tutto l'Abruzzo. Non possiamo quindi permetterci di perdere la presenza di un grande marchio come la Honda, da cui nel 1971 e' partita la nostra industrializzazione". Nasuti - che e' anche Presidente della Commissione Bilancio - convochera' una seduta straordinaria della Commissione per martedi' prossimo 17 luglio, invitando una delegazione dei sindacati a partecipare in audizione alla seduta. "Un'occasione - continua il Consigliere - per coinvolgere e sensibilizzare in questa vertenza tutti i gruppi politici presenti in Consiglio regionale".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: