Gli operai edili occupati nel settembre 2012 sono 3776 contro i 6027 del 2007. Sono solo alcuni dei preoccupanti numeri emersi dal rapporto di fine anno, riguardante il settore dell'edilizia, stilato dalla Filca Cisl di Pescara.
A livello regionale sono oltre 12 mila i posti di lavoro persi del settore negli ultimi due anni, con lavori pubblici ormai ai minimi storici e ridotti ad un quarto di quelli del 2007. Anche le previsioni non promettono nulla di buono: per il 2013 proseguira' la fase negativa con una riduzione degli investimenti del 3,8% rispetto al 2012.
Molti i comparti in sofferenza, compreso quello immobiliare: nuove abitazioni (-54%), edilizia non residenziale privata (-31,6%), opere pubbliche (-42,9%). L'unico settore che sembra tenere e' quello della riqualificazione e manutenzione straordinaria (+12,6 negli ultimi 6 anni). Sul fonte occupazionale, a livello nazionale, la filiera ha perso 360 mila posti di lavoro e, considerando anche i settori collegati, la perdita occupazionale complessiva raggiunge circa 550 mila unita'.
'La crisi puo' e deve rappresentare il momento per dare corpo a quei cambiamenti ormai inevitabili e forse da troppo tempo tergiversati - ha dichiarato il segretario provinciale Filca-Cisl di Pescara, Gianfranco Reale - necessari per dare risposta alle impellenti difficolta' in cui versano i lavoratori, e restituire centralita' al lavoro ed alla sua tutela. Per fronteggiare la crisi e rilanciare il comparto, la Filca e' pronta a dare il proprio contributo nell'interesse dei lavoratori e delle imprese. E il contributo per la Filca Cisl sembra passare attraverso un'unica soluzione, il Patto per l'edilizia, che abbia tra le sue finalita' oltre al rilancio del settore, anche il monitoraggio delle opere pubbliche e private, per controllare periodicamente lo stato di realizzazione ed il rispetto della tempistica programmata'
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