"La fine di Samputensili, qualche mese fa, di Bsi ex Bucher e di Iniziative industriali oggi, segnano di fatto la fine dell'industria metalmeccanica ortonese nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni". E' quanto dichiara in una nota il rappresentante della Fiom Cgil di Chieti, Marco Di Rocco. "Dal 1 giugno di fatto finisce l'esperienza produttiva di queste due importanti realta' dell'ortonese con circa 100 i lavoratori licenziati e posti in mobilita'. Il deserto industriale di Ortona e dintorni non e' altro che l'inizio di un nuovo dramma sociale e occupazionale che attraversera' la nostra provincia e la nostra regione nei prossimi mesi", sottolinea Di Rocco. Facciamo appello al nuovo presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso per l'immediata composizione di un tavolo istituzionale con la sua presenza e quella dei Sindaci del territorio ortonese unitamente alle parti sociali. La Fiom auspica nuove politiche di incentivazione alle imprese, nuove misure per chi ricolloca i lavoratore espulsi dalle altre fabbriche e la convocazione nei prossimi giorni del tavolo istituzionale contro la crisi industriale di Ortona e dintorni", conclude Di Rocco.
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