I tagli previsti dalla bozza di riorganizzazione del Ministero del Lavoro non è piaciuta alla Ugl-Intesa Fp ed il perché lo ha spiegato il Coordinatore Nazionale di settore, Nicoletta Morgia " far sparire le Direzioni Regionali per far posto a quattro macroaree a Milano, Venezia, Roma e Napoli fa venir meno una cornice istituzionale definita con validi riferimenti normativi ponendo le basi di un malfunzionamento gestionale con il rischio di conflitto giuridico-istituzionale. Senza contare - sottolinea Morgia - le possibili conseguenze di esubero del personale amministrativo degli uffici accorpati. Ma non è finita qua, gli Uffici del Ministero del Lavoro passano da 118 ad 85 spariscono infatti nella bozza di decreto anche le direzioni territoriali di Biella, Chieti, Crotone, Gorizia, Isernia, Lecco, Lodi, Massa Carrara, Oristano, Terni e Verbano e Cusio Ossola; per un complessivo di circa 500 dipendenti. La Ugl-Intesa è critica anche sull'individuazione dei criteri per la scelta delle direzioni da sopprimere. Non risultano, infine,essere stati rispettati i criteri indicati per alcune delle DTL da destinare ad Uffici di presidio come è capitato per Chieti
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