La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbbo, ha approvato il bando per la Misura 1.1.2 del Programma di Sviluppo Rurale, destinata all'insediamento dei giovani agricoltori. A questa Misura sono stati destinati inizialmente 2 milioni di euro ma si prevede di incrementare le risorse con l'utilizzo delle economie che progressivamente matureranno sui bandi delle altre misure.
"Questo provvedimento - spiega Febbo - era molto atteso dal mondo rurale e dimostra ancora una volta come questa amministrazione regionale mantiene gli impegni presi. Abbiamo operato la rimodulazione, previa autorizzazione di Bruxelles, con i fondi derivanti da risorse non utilizzate su altre Misure, relative al PSR 2007/2013, con l'obiettivo di continuare a utilizzare tutte le dotazioni a nostra disposizione confermando al tempo stesso quella capacita' di spesa, certificata dallo stesso Ministero, che ci ha permesso di essere collocati tra le regioni piu' virtuose nell'utilizzo dei fondi comunitari (settimo posto nella graduatoria nazionale). Attraverso il terzo bando della Misura 1.1.2. - prosegue Febbo - si creano nuove opportunita' per coloro che, per questioni anagrafiche o per i limiti relativi all'avvio dell'attivita', non avrebbero la possibilita' di attendere l'inizio della nuova programmazione. La Misura prevede un contributo di 40 mila euro ed e' rivolta agli imprenditori under 40". "Per quanto riguarda il nuovo PSR 2014-2020 - aggiunge ancora l'assessore - la nostra intenzione e' quella di aumentare la dotazione e portarla a 70 mila euro anche in considerazione dei fondi che avremo a disposizione". Per la prossima programmazione, infatti, l'Abruzzo, proprio in virtu' della nuova posizione conquistata in questi anni, potra' contare su 432 milioni di euro (fondi pubblici a cui si dovranno aggiungere 320/350 milioni di euro di fondi privati, per un totale di circa 800 milioni) con un incremento di 50 milioni rispetto alla programmazione precedente nonostante la consistente diminuzione del budget complessivo assegnato al sistema Italia".
"L'Abruzzo punta a ringiovanire il settore primario e a favorire il ricambio generazionale - osserva l'assessore - visto che i piu' giovani hanno mostrato una forte propensione ad avvicinarsi all'agricoltura che, dati alla mano, si conferma fondamentale per il tessuto economico regionale e un fattore chiave per la ripresa". Analizzando i dati relativi ai due bandi precedenti, la risposta degli under 40 e' stata piu' che positiva. Le domande complessive ammontavano a oltre 1.200 e la Regione Abruzzo ha messo a disposizione fondi per 39 milioni di euro. La provincia dell'Aquila e' stata maggiormente interessata dalla Misura per quanto riguarda gli ettari interessati mentre, rispetto al numero di beneficiari ed al contributo impegnato, al primo posto troviamo la provincia di Chieti (quasi 400 beneficiari e oltre 13 milioni di contributi).
"Il ruolo delle giovani generazioni in agricoltura - evidenzia l'assessore - e' prezioso perche' consente a tutto il comparto di beneficiare di nuova linfa grazie all'apporto di idee innovative che guardano con occhi diversi al futuro. Nei criteri di valutazione delle domande pervenute, un ruolo importante lo avranno i PAS (Piano Aziendale di Sviluppo) che si basano su priorita' qualificanti quali il miglioramento delle condizioni e del benessere degli animali, la qualificazioni dei prodotti, l'innovazione tecnologica e la diversificazione delle attivita' aziendali.C'e' da sottolineare, inoltre, il ruolo che il mondo giovanile abruzzese potra' assumere nel comparto agricolo dove bisogna puntare ad una precisa trasformazione delle aziende che dovranno maturare una connotazione europea, a cominciare dalla crescita fondiaria, con il superamento della cognizione di azienda della monocoltura e di piccolissime dimensione (1,5/2,5 ettari) per arrivare a dimensioni di 15/20 ettari con diversificazione colturali. E' proprio grazie alla 112 del PSR si creano concrete opportunita' per la continuita' alle attivita' agricole che passano di padre in figlio e cio' significa che i terreni coltivati non vengono abbandonati a tutto vantaggio del mondo rurale e della qualita' dell'ambiente. L'agricoltore - conclude Febbo - e' un prezioso custode del nostro territorio e della nostra cultura e per questo la Regione Abruzzo si pone l'obiettivo primario di favorire nuovi ingressi".
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