Secondo i sindacati ci sarebbero stati due pesi e due misure nel trattamento dei lavoratori dell'Arssa, rispetto a quelli dell'Aptr e di Abruzzo Lavoro, le tre agenzie regionali soppresse dal Consiglio regionale nell'ambito del piano di razionalizzazione.
Se da un lato i primi, 240, non sono stati ancora ricollocati all'interno delle strutture organizzative della Giunta regionale e sono ancora in forza all'assessorato all'Agricoltura nella sede di Avezzano, i secondi, una ventina, e i terzi, una quarantina, sono stati dislocati dalla direzione del personale nei settori e nelle sedi in cui c'era bisogno di risorse umane.
Secondo quanto rilanciato dalle agenzie di stampa ci sarebbe pertanto - a detta dei sindacati - una disparità di trattamento. Le Rsu della Giunta e le rappresentanze sindacali, in un nota, denunciano le disparita' di trattamento, arrivando a ipotizzare un danno erariale causato da un uso improprio, se non illegittimo, di risorse pubbliche. Per questo chiedono l'immediata convocazione di un tavolo sindacale che preveda 'un reale processo di rafforzamento degli organici degli uffici regionali chiamati ad assicurare funzioni centralizzate e/o strategiche, che tenga conto sia delle esigenze manifestate dai Responsabili delle strutture stesse, sia di tutte le professionalita' acquisite a seguito della soppressione degli enti strumentali, oltre che di quelle gia' presenti nell'organico della Giunta regionale'.
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