Possibile sciopero dei dipendenti della Giunta regionale, circa 1500 persone, in relazione alla mancata ricollocazione del personale degli enti strumentali soppressi, Arssa, Aptr e Abruzzo Lavoro, circa 300, che sono stati riassorbiti dalla Regione ma ancora senza compiti, una problematica da tempo sul tappeto. Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Csa hanno chiesto al prefetto, Francesco Alecci, la convocazione di un tavolo di conciliazione, atto propedeutico, qualora dovesse fallire, alla proclamazione dello sciopero. Nel corso della prima riunione, ieri mattina, i sindacati hanno criticato che per conto della Regione non si sia presentata la parte politica ma solo la parte tecnica. Il Prefetto ha riconvocato per domani un'altra riunione per la decisione definitiva alla quale e' stata invocata la presenza del presidente della Regione, Gianni Chiodi. ''All'incontro di ieri con il Prefetto si e' presentato solo il direttore del settore Risorse umane della Regione, ma non sono venuti ne' il presidente Gianni Chiodi, ne' l'assessore al Personale, Federica Carpineta - spiega Carmine Ranieri, segretario Fp-Cgil - sembra esserci il totale disinteresse della politica. Il Prefetto ci ha nuovamente convocati per domani alle 10, specificando che le parti hanno richiesto la presenza dell'esecutivo regionale. Se non dovessero arrivare risposte positive siamo pronti a nuove e significative forme di protesta. La Regione non ha saputo dare indirizzi coerenti dopo la soppressione degli enti strumentali e le direzioni, nonostante la chiusura, non hanno ancora certificato un euro di risparmio''
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