'Lo scorso 29 marzo l'assessore Alfredo Castiglione, ha annunciato per l'ennesima volta la nascita dell'Arap per ottimizzare ed uniformare i servizi attualmente erogati dai sette Consorzi industriali della Regione Abruzzo. Una cosa e' certa, i Consorzi proprio in virtu' della Legge di Riforma sono parzialmente o totalmente bloccati dal marzo 2009'. Lo ricorda una nota congiunta di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Flp e Findici, nella quale si legge ancora che 'i ritardi che si sono accumulati sono da attribuirsi alle problematiche relative alla natura giuridica degli Enti da sopprimere o da accorpare' e che 'l'Assessore, durante la conferenza stampa, ha elogiato il lavoro svolto dai Commissari dimenticando tutti gli operatori dei consorzi ed i collaboratori che operano nei servizi e che in questi quattro anni, nonostante il blocco degli investimenti, hanno consentito l'erogazione dei servizi consortili alle imprese e ai cittadini'. 'L'unica istituzione che e' stata sensibile alle problematiche sollevate dai lavoratori e dai sindacati - si legge nella nota - e' stato il Prefetto della provincia di Chieti che ha convocato i sindacati per conoscere la reale situazione. La Regione era stata invitata ad affrontare tutte le problematiche riguardanti i processi di fusione e tra queste lo status giuridico dei dipendenti a cui si applica un contratto di natura privatistica (Ficei), ma ad oggi, dopo 4 anni, in nessun consorzio ha ancora inizio la contrattazione con le organizzazioni sindacali'. La situazione e' veramente deteriorata, lamentano. 'Sono a rischio l'erogazione delle acque industriali per uso produttivo e per uso reti antincendio; la produzione dell'acqua industriale, il trattamento delle acque, la depurazione delle acque di tutte le zone industriali e dei comuni di Atessa e Casoli. Le sigle sindacali, vista la gravita' della situazione gestionale dei consorzi, rimangono in attesa di una convocazione dell'Assessore regionale e della decisione che assumera' il Prefetto di Chieti 'al fine di attivare provvedimenti necessari per consentire finalmente la ripresa delle normali attivita' degli enti preposti allo sviluppo industriale'.
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