In Abruzzo e' emergenza sfratti. L'allarme e' del Segretario Unione Inquilini di Pescara e membro della Segreteria Nazionale, Walter Rapattoni. A livello regionale, riferisce, nel 2013 le sentenze di sfratto emesse in Abruzzo sono state 1.024 con un aumento pari al 29,95% rispetto al 2012. La stragrande maggioranza sono per morosita' (957 su 1.024). Gli sfratti eseguiti con forza pubblica sono pressoche' invariati: 826 con un aumento dello 0,12% rispetto all'anno precedente, ma solo nella provincia di Pescara sono stati 566. Ben 2.051 sono state le richieste di esecuzione all'Ufficiale Giudiziario con un incremento del 15,81%. "A fronte di questi dati drammatici - afferma Rapattoni - chiediamo a gran voce che sia pubblicato il decreto che deve rendere operativo il fondo sociale per la morosita' incolpevole, istituito da una Legge approvata da oltre 8 mesi. Chiediamo, inoltre, di dare risposta alle famiglie che avrebbero diritto a una casa popolare e che aspettano in graduatoria da anni e di usare la leva fiscale al fine di ridurre gli affitti. Serve, infine, un grande investimento per riconvertire il patrimonio pubblico non utilizzato ai fini della residenza sociale. La politica e le istituzioni non possono piu' temporeggiare, e' tempo di agire". A livello nazionale, riferisce ancora il rappresentante dell' Unione inquilini, i dati forniti dal ministero dell'Interno, parlano di 73.385 sentenze di sfratto emesse nel 2013, di cui 65.302 per morosita' incolpevole, 5.424 per finita locazione e le restanti per necessita'. Rispetto all'anno 2012 le sentenze di sfratto sono aumentate del 4,37%. Le richieste di esecuzione degli sfratti con forza pubblica sono state 129.577, rispetto al 2012 + 2,15%. Gli sfratti eseguiti con la forza pubblica sono stati 31.399, rispetto al 2012 + 7,70%. Quindi l'appello di Rapattoni: "E' necessaria un'immediata sospensione dell'esecuzione di tutti gli sfratti, compresa la morosita' incolpevole, che e' la vera questione che occorre affrontare. Ricordiamo che vi sono centinaia di migliaia di nuclei 'inutilmente' collocati nelle graduatorie e che attendono da anni una casa popolare"
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