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HOME » ECONOMIA » IN ABRUZZO NASCE LA BANCA ITALIANA DEL BARATTO
Pubblicato il 20/04/2013 17:05

In Abruzzo nasce la Banca italiana del baratto

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gni azienda iscritta alla rete viene tutelata da eventuali sofferenze o sopravvenienti stati di insolvenza, assicurando al 100% i crediti

In Abruzzo nasce la Bte Bank, la Banca Italiana del Baratto, un circuito in cui si condivide un moderno metodo di pagamento fra aziende, che consente di acquistare beni e servizi senza esborso monetario, grazie ad un affidamento commerciale a tasso zero attribuito ad ogni azienda del circuito. L'idea parte da un'associazione di imprenditori abruzzesi che operano in diversi campi e ha sede a Pescara.
Il nome Bte deriva dalla locuzione anglo americana 'Barter Trade Exchange', scambio commerciale di baratto: l'obiettivo e' offrire degli strumenti moderni e accessibili alle imprese italiane ed estere per affrontare la crisi economica senza arrendersi alla difficolta' del momento. L'organizzazione del network che sta partendo su scala nazionale da oggi approda anche sul web (http://www.btebank.com).
La rete opera avvalendosi dell'ausilio di compagnie assicurative e di analisti leader in Europa, effettua, per ogni azienda che aderisce, un'istruttoria orientata a misurare la capacita' che l'aderente possiede per onorare i propri impegni commerciali nei confronti della rete. Ogni azienda iscritta alla rete viene tutelata da eventuali sofferenze o sopravvenienti stati di insolvenza, assicurando al 100% i crediti derivanti dalle transazioni, al fine di operare con la massima tranquillita'.

 BteBank.com e' socia di Banca Etica, di cui condivide trasparenza, partecipazione, equita', efficienza, sobrieta' e attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche: anche la rete, infatti, propone un uso responsabile del denaro. BteBank.com ha scelto come partner per monitorare i meccanismi del 'barter' nel suo circuito il gruppo Coface, che vanta oltre 60 anni di esperienza nel settore ed e' tra i leader mondiali nell'Assicurazione dei Crediti. Fra i partner c'e' anche l'Associazione delle piccole e medie imprese abruzzesi.

Ogni azienda o professionista che aderisce alla rete paga una quota (small, large, extralarge), ma c'e' la possibilita' di aderire anche gratuitamente. Una volta dentro, viene aperto un conto in BteCrediti secondo il Piano-Tariffe prescelto, simile ad un classico conto corrente bancario. L'unita' di misura del conto e' il BteCredito (1 BteCredito=1). Una volta registrato ogni utente puo' effettuare il login ed accedere e visionare on-line il suo estratto conto. Ad ogni vendita o acquisto, il pagamento verra' effettuato in BteCrediti, accreditati o addebitati sul proprio conto. Il meccanismo con cui cio' si realizza viene e' spiegato in modo chiaro sul sito anche attraverso tutorial e simulazioni pratiche dello scambio di merci e servizi nella rete.

'Non vogliamo convincere imprese e professionisti a fare parte della rete - dice il vicepresidente e portavoce dell'associazione Bte Bank, Luigi Albicocco - e' invece nostra intenzione dimostrare come un sistema sostitutivo alla moneta possa muovere mercato, merci e lavoro ormai paralizzati dalla crisi e produrre economia reale, capace di consentire a piccole e medie realta' economiche di andare avanti, malgrado essa. La diversita' della natura delle imprese che ad oggi hanno aderito rende il circuito ricco di crediti: il sistema non si regge sul denaro, ma sulla competenza, sui servizi, sull'attivita' economica dei soggetti che ne fanno parte'.

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