Il Molise con il 29,69%, l'Abruzzo con il 27,82%, la Basilicata con il 27,66% sono le regioni con il piu' alto tasso di femminilizzazione anche se si nota un lievissimo incremento, nell'ultimo anno, della componente femminile nel centro - nord, tradizionalmente meno vocato al mettersi in proprio delle donne. Chiudono la classifica: l'Emilia Romagna (20,92%), il Trentino (20,81%) e la Lombardia (20,48%). Il confronto tra gli stock nei dodici mesi presi in esame evidenzia una crescita apprezzabile in termini assoluti delle imprese femminili in Lombardia (+1.915), nel Lazio (+1.538 imprese), e Toscana (+868); di contro, le riduzioni piu' sensibili nel numero delle imprese si registrano in Liguria (-448), in Puglia (-266) e in Friuli (-179). In termini percentuali, gli incrementi piu' significativi nel periodo sono stati quelli del Lazio (+1,07%), della Lombardia (+0,99%) e della Toscana (+0,86%); all'opposto, le contrazioni piu' apprezzabili dell'imprenditoria rosa si registrano in Valle d'Aosta (-2,44%), Liguria (-1,09%) e Friuli Venezia Giulia (-0,69%). Roma e' la citta' con il piu' elevato numero di imprese femminili in valore assoluto (100.457 nel 2013 e 99.130 nel 2012), seguita da Napoli (68.503 nel 2013) e da Milano (68.337). Dai dati provinciali, si possono poi cogliere le variazioni nelle diverse realta'. In termini assoluti la crescita maggiore si registra a Roma (+1.438 imprese nei dodici mesi), a Milano (+1.376) e a Napoli (+425). La componente femminile dell'imprenditoria locale appare piu' dinamica nelle provincie di Novara (+2,60%), Prato (+2,52%) e Pescara (+2,14%); le contrazioni piu' consistenti si registrano, nuovamente, ad Enna (-5,22%), Sondrio (-2,75%) e Aosta (-2,44%). Infine, quanto alla componente giovanile, a fine settembre scorso le imprese femminili a titolarita' 'under 35' erano 176.084, distribuite prevalentemente in Campania (nel 13,5% dei casi), in Lombardia (12,4%) e in Sicilia (10,4%). Le imprese giovanili 'in rosa' operano prevalentemente nel commercio all'ingrosso (31%), nell altre attivita' dei servizi (11,4%) e nei servizi di alloggio e ristorazione (11,2%). Rispetto al settore di appartenenza, l'incidenza delle imprese femminili giovanili sul totale delle 'under 35' e' piu' alta nei settori delle altre attivita' dei servizi (59,9%), sanita' e assistenza sociale (56,4%), istruzione (45,9%), alloggio e ristorazione (33,9%).
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