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Pubblicato il 10/06/2013 22:10

La Sila holding chiede il concordato preventivo

La Sila Holding Industriale, fornitore di cambi e cavi flessibili di comando a distanza per tutte le principali case automobilistiche, chiedera' domani il concordato preventivo. I dipendenti sono 94. Oggi c'e' stato un incontro con i sindacati, ai quali l'azienda ha parlato di un potenziale acquirente, mentre domani ci sara' un'assemblea in fabbrica alle 14.

Il gruppo Sila ha gia' raggiunto un accordo per cessare l'attivita' produttiva di un'altra sua azienda, la Sila Telecomandi di Nichelino: per i 98 dipendenti l'accordo prevede la cassa integrazione in deroga e la mobilita' incentivata.

'Avevamo chiesto un piano industriale complessivo per salvare il gruppo nel suo complesso, ma la proprieta' e' allo sbando', dichiara Claudio Chiarle, segretario generale della Fim Torino e Canavese. Il gruppo Sila ha oltre 1.600 dipendenti, di cui 400 in Italia. Con 11 unita' produttive (8 all'estero), e' tra i principali player del mercato a livello mondiale come fornitore diretto di comandi. Gli altri due stabilimenti italiani della Sila sono a Melfi (Potenza) e a Gissi (Chieti), mentre la sede e' a Orbassano (Torino) dove lavorano circa 890 persone.

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