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Pubblicato il 12/04/2013 19:07

La Uilm dà i numeri della crisi Honda

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Manzi: meno 404 lavoratori a tempo indeterminato, meno 65 per cento di produzione in 5 anni

 "I numeri della crisi Honda Italia sono impressionanti: dal 2008 a marzo 2013 meno 404 lavoratori a tempo indeterminato, meno 65 per cento di produzione. Nel piano di rilancio dell'azienda dei 170 lavoratori in esubero, 133 hanno gia' aderito alla fuoriuscita incentivata, mentre per gli altri 37 si procedera' alla messa in mobilita'". E' quanto si legge in una nota del segretario provinciale della Uilm Chieti, Nicola Manzi, a margine dell'incontro che si e' tenuto questa mattina nella sede di Confindustria di Mozzagrogna tra sindacati e azienda. "Dal 2008 a marzo 2013 la crisi della Honda e' stata impressionante: meno 404 lavoratori a tempo indeterminato e meno 65 per cento di produzione - sottolinea Manzi - Nel 2008 erano 759 i dipendenti a tempo indeterminato e 270 i lavoratori interinali; dal 2013 saranno 355 i lavoratori a tempo indeterminato e 80 gli stagionali. La produzione del 2008 era di 170.000 moto/scooter e 800.000 motori power, ma nell'anno fiscale 2012/13 e' scesa a 58.000 moto/scooter e 50.000 motor power". Nel primo trimestre 2013 la Honda ha immatricolato 5.107 moto in Europa e 8.000 in Italia: "numeri insignificanti se consideriamo che lo stabilimento di Atessa e' in grado di produrne oltre 1.000 al giorno", commenta Manzi. "Con l'inarrestabile caduta del mercato delle moto, l'accordo al Ministero resta l'unica speranza per la sopravvivenza e il rilancio dello stabilimento Honda e del territorio. Il piano industriale prevede il pareggio di bilancio nei prossimi tre anni e l'impegno della casa madre Giapponese a garantire il lavoro per 355 addetti fissi e 80 stagionali. Anche l'indotto Honda paga duramente la crisi. Riteniamo che in un mercato mondiale sul quale la casa madre Giapponese ha assicurato aperture, ci siano le occasioni per portare lavoro e mantenere l'occupazione sul territorio", conclude Manzi.

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