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Pubblicato il 25/04/2013 17:05

Lanciano, boom di visitatori alla Fiera dell'Agricoltura

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La 52esima edizione della Fiera dell'Agricoltura ha registrato una buona affluenza di visitatori sin da subito.

La cerimonia inaugurale è stata preceduta da un incontro di notevole importanza seguito da una platea interessata e non poteva essere altrimenti considerato il tema in discussione: “Salute e sicurezza del lavoro in agricoltura e gli obblighi normativi”. I relatori hanno fatto il punto sulla situazione in Abruzzo e nella provincia di Chieti in particolare, dove gli incidenti, spesso mortali, sono più numerosi. Si è sottolineata la necessità di una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione per ridurre gli infortuni. L'Assessore Luigi De Fanis ha rimarcato l'impegno in tal senso della Regione: “I mezzi oggi sono più sofisticati e complicati e perciò bisogna conoscere bene il funzionamento, non si può dividere il prodotto agricolo dalla salute e dall'incolumità dell'agricoltore. La conoscenza e la prevenzione sono fondamentali per migliorare la sicurezza e il progetto regionale va in questa direzione”. Sullo schermo della sala convegni sono state mostrate alcune tipologie di incidenti, le più frequenti come il ribaltamento di trattori o di altre mezzi insieme ad alcuni dati che hanno disegnato una situazione preoccupante. “La campagna di formazione e informazione va indirizzata anche ai rivenditori, alle aziende” ha puntualizzato Domenico Cocomazzi della Asl Lanciano-Vasto-Chieti ed organizzatore del convegno, mentre Enrico Susi, direttore regionale dell'Inail, ha posto l'accento sull'evoluzione tecnica e organizzativa dell'agricoltura che quindi richiede una preparazione maggiore. “Gli incidenti – ha rimarcato – solo in minima parte sono legati alla fatalità, quasi sempre si tratta di errori, distrazioni, incompetenze e superficialità che potrebbero essere evitati”. La Fiera dell'Agricoltura ancora una volta ha dato un segnale di attenzione concreta ai problemi del settore, offrendo l'opportunità di un confronto costruttivo.

Subito dopo il convegno la rassegna è stata ufficialmente aperta. “Abbiamo voluto cominciare parlando di situazioni reali e spesso tragiche. Morire mentre si lavora nei campi oggi è anacronistico, eppure continua ad accadere. Perciò non potevamo non affrontare una questione tanto importante nel corso di una rassegna che guarda al mondo agricolo con serietà e interesse concreto – ha detto il presidente del Consorzio Franco Ferrante – questa edizione vede la presenza di quasi 260 espositori, nei padiglioni e nell'area esterna sono presenti vari settori ed espressioni dell'agricoltura. Puntiamo anche ad avvicinare i ragazzi ad un'agricoltura sana, buona. Il progetto delle Fattorie Didattiche, in collaborazione con la Regione, prevede proprio il coinvolgimento delle scuole”. Il presidente ha ringraziato il Cda, i soci, i dipendenti e i collaboratori, e ha voluto ancora una volta ribadire l'importanza di un percorso insieme con obiettivi condivisi. “I timidi segnali di ripresa e il bilancio chiuso per la prima volta dopo anni, in attivo sono il risultato di una programmazione decisa insieme”.

“Questa fiera ha attraversato momenti difficili, ma stiamo uscendo seppur con fatica, dalle secche e si può ricominciare a guardare al futuro con maggior fiducia e con una visione ancora più ampia poiché l'agricoltura diventa sempre più competitiva e necessita di essere accompagnata in questo percorso di crescita”, ha precisato l'Assessore Mauro Febbo ribadendo l'impegno della Regione.

Il Sindaco di Lanciano Mario Pupillo ha lanciato anche una proposta: “Un volume per raccontare la nascita della Fiera dell'Agricoltura 52 anni fa e la sua evoluzione, la sua storia e l'impegno di chi ha contribuito a renderla punto di riferimento per tutto il Centro Sud. Pasolini diceva che l'Italia morirà quando non ci saranno più artigiani e agricoltori”. Il primo cittadino ha avuto parole di apprezzamento per il progetto legato alle Fattorie Didattiche che rappresentano “una efficace espressione culturale”. Totale appoggio all'Ente è stato ribadito dal presidente della Camera di Commercio di Chieti Silvio Di Lorenzo 

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