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Pubblicato il 16/12/2013 19:07

Le Cooperative pescaresi sentono la crisi ma riescono a reggere

pescara, cooperative, giuseppe d'alessandro

D'Alessandro: "Sono tante le coop sane, ben amministrate e patrimonialmente solide che, seppur tra mille difficolta', riescono a garantire redditi e lavoro ai propri soci"

Le cooperative pescaresi soffrono i colpi della crisi, ma, nonostante la difficile congiuntura, il sistema sembra reggere. Le imprese registrate nel territorio provinciale, nel terzo trimestre di quest'anno, sono 519, con un saldo di +4 unita', dato da 7 iscrizioni e 3 cessazioni. Il totale e' inferiore del 7% circa rispetto allo stesso periodo del 2012, quando le imprese registrate erano 559, ovvero 40 in piu' rispetto alla situazione attuale. E' quanto emerge da uno studio approfondito condotto da Confcooperative Pescara. ''Il periodo peggiore per le cooperative operanti nella provincia di Pescara - evidenzia il presidente di Confcooperative, Giuseppe D'Alessandro - e' stato il secondo trimestre del 2013, che ha fatto registrare un calo, pari a circa il 9%, rispetto ai tre mesi precedenti: tra aprile e giugno si contano 15 iscrizioni e ben 62 cessazioni, con un saldo di -47 ed un totale di cooperative registrate pari a 513 unita'''. ''A soffrire di piu' - aggiunge - sono le piccole societa' cooperative che sono passate da due a zero scomparendo, le piccole societa' cooperative a responsabilita' limitata, scese da 26 a 10 unita', con una flessione che supera il 60%, e le societa' cooperative a responsabilita' limitata, passate da 159 a 140, con una flessione dell'11%. Lieve crescita, invece, per le cooperative sociali, natura giuridica piu' diffusa, che passano dalle 296 alle 302 unita', con un incremento del 2% circa''. '

'Nonostante il momento drammatico e gli ultimi dati negativi - secondo D'Alessandro - il sistema cooperativo sembra tenere e sono tante le coop sane, ben amministrate e patrimonialmente solide che, seppur tra mille difficolta', riescono a garantire redditi e lavoro ai propri soci, sacrificando utili e riserve. La cooperazione, ne abbiamo avuto la prova in questi anni, non si scoraggia di fronte alle difficolta'. E' fondamentale - suggerisce - avere ben chiari i concetti di efficienza, ottimizzazione dei costi, innovazione del prodotto e specializzazione. Valorizzando le risorse per noi piu' naturali, quali le persone, i territori e le comunita' - conclude D'Alessandro - abbiamo l'opportunita' di creare nuova impresa e nuovo lavoro e tornare, finalmente, a percorrere la strada della crescita''.

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