La Cgil impugna le dieci lettere di licenziamento inviate dalla Progetto Sport Gestione Impianti srl, societa' che gestisce le Piscine "le Naiadi" di PESCARA, ad altrettanti lavoratori impegnati nel settore amministrativo, del pulimento e della manutenzione. Per il sindacato "ci sono altre soluzioni, come cassa integrazione o contratti di solidarieta'". Il sindacato critica i licenziamenti sia sul principio sia sulla forma, in quanto "la procedura e' sbagliata perche' non c'e' stata la comunicazione alla Direzione provinciale del Lavoro. Abbiamo chiesto di essere convocati - annuncia il segretario regionale della Slc-Cgil, Sergio Di Marcantonio - e attendiamo un incontro per trovare un'altra soluzione". Definendo "bizzarra oltre che incomprensibile l'iniziativa assunta dall'azienda che gestisce l'impianto per conto della Regione Abruzzo", il sindacalista sottolinea che "da Lecce a Udine non c'e' una struttura del genere, considerando, tra l'altro, che vi transitano 500mila persone all'anno", e si chiede come sia possibile che "un complesso di questo tipo possa andare avanti solo con sette lavoratori. La societa', inoltre - aggiunge - e' creditrice e deve recuperare circa 800mila euro dalla Regione Abruzzo". Nel ricostruire le varie fasi della vicenda, Di Marcantonio spiega che "a ottobre 2012 la societa' aveva chiesto la cassa integrazione in deroga per cinque lavoratori, andata avanti fino a 2013. A gennaio di quest'anno - prosegue - ha inviato la lettera relativa al licenziamento di cinque unita', ma poi e' stata ritirata e si e' proceduto con altre 13 settimane di cig. Alla fine - conclude - sono arrivate le dieci lettere di licenziamento e non ne capiamo il motivo"
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