Pessimistiche le previsioni delle piccole e microimprese del commercio sull'andamento delle vendite durante le prossime festivita' natalizie. Lo afferma uno studio dell'associazione Comitas, che ha sondato le prospettive degli operatori sul giro d'affari legato al Natale 2013. In particolare, le microimprese prevedono che il giro d'affari subira' una flessione di ben 600 milioni di euro rispetto al 2012. I settori che risentiranno in modo particolare del taglio degli acquisti, secondo le previsioni delle piccole attivita', saranno l'abbigliamento, le calzature, e il comparto viaggi. Maggiore ottimismo e' manifestato dalle imprese operanti nel comparto casa, alimentare, elettronica e cultura
"Allo stato attuale", spiega Comitas, "le previsioni delle piccole e microattivita' operanti nel settore del commercio al dettaglio sono negative. Tutti gli indicatori economici ufficiali, infatti, disegnano un quadro deprimente, con il potere d'acquisto delle famiglie calato del 6,4% tra il 2012 e i primi sei mesi del 2013 e la pressione fiscale in costante crescita. Numeri che hanno ripercussioni dirette sulle spese dei cittadini e, quindi, sul comparto del commercio, che sotto le feste risentira' delle minori possibilita' di acquisto da parte degli italiani".
Le previsioni degli operatori sono comunque diversificate sul territorio. Le piccole attivita' del commercio della Sicilia sono infatti quelle piu' pessimiste e prevedono cali delle vendite che sotto Natale supereranno quota 10% in molti settori. Le regioni piu' ottimiste sono Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, dove le microimprese del commercio stimano una contrazione dei consumi del -2,5/-3%.
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