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Pubblicato il 14/05/2013 21:09

Pescara, vertice sul futuro dell'Aurum

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L'azienda conferma l'intenzione di chiudere la fabbrica di Città Sant'Angelo

Incontro in Provincia, a Pescara, sulla vertenza che riguarda i 25 addetti della Real Aromi di Citta' Sant'Angelo (del gruppo Illva di Saronno) che produce l'Aurum. L'azienda ha annunciato di recente di voler promuovere una riorganizzazione che porterebbe al trasferimento della produzione a Saronno con la conseguente chiusura del sito produttivo esistente da decenni nel pescarese.

In rappresentanza dell'azienda c'erano la direttrice del personale, Alide Travaglini con l'avvocato Emanuele Agosti, per Confindustria Pasquale Pignetti e il direttore Luigi Di Giosaffatte mentre con i lavoratori, che hanno assistito in massa alla riunione, c'erano il segretario provinciale della Cgil Paolo Castellucci e Patrick Guobadia della Flai Cgil.

L'azienda, rispondendo ad una precisa richiesta formulata in precedenza, ha annunciato di non essere intenzionata a vendere il marchio ad imprenditori locali.

"Il piano industriale - si legge in una nota - prevede la cessazione delle attività dello stabilimento di Città Sant’Angelo a partire dal 31 luglio 2013, con conseguente trasferimento degli impianti a Saronno, dove si producono tutti i liquori che il Gruppo distribuisce nel mondo, che occupano posizioni leader in diversi paesi a dimostrazione dell'eccellenza produttiva italiana. Stante l’attenzione dell’Azienda nel cercare di salvaguardare i lavoratori coinvolti nel trasferimento e ridurre l’impatto sociale, la Società sarebbe stata disponibile a valutare l’interesse dei lavoratori a essere ricollocati in Saronno, prospettando al Sindacato l’avvio di un negoziato che prevedesse, fra l’altro, l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Il percorso proposto dall’Azienda non ha potuto trovare attuazione causa la rigida e intransigente posizione del Sindacato CGIL, che ha dato come unica opzione il mantenimento in loco dello stabilimento, rifiutando di discutere di soluzioni alternative in un'ottica di contrapposizione anziché di collaborazione alla ricerca di soluzioni che salvaguardassero, sia l'interesse dei Lavoratori, sia quello dell'Azienda, impedendo di fatto l’avvio di qualsiasi negoziazione. Con questa decisione, ILLVA Saronno Holding conferma di continuare a credere nell’economia e nella produzione italiana, garantendo il mantenimento delle produzioni e dell'eccellenza della Real Aromi, auspicando un clima di relazioni industriali più costruttivo".

Non potendo accettare che il sito pescarese venga smantellato, la Provincia di Pescara e la Regione hanno chiesto di conoscere formalmente e per iscritto le motivazioni che spingono l'azienda ad interrompere la produzione in Abruzzo per cui e' stato fissato un ulteriore incontro che si terra' il 24 maggio, alle 9.30, sempre nei locali della Provincia. In quella occasione siederanno al tavolo i rappresentanti di Provincia, Regione e azienda.

"L'obiettivo delle istituzioni - concludono Testa e Martorella - e' capire a fondo la questione e attivare tutti gli strumenti possibili per salvare l'unita' produttiva e gli addetti, considerato che si tratta di un nome di assoluto rilievo nel panorama locale e nazionale fortunatamente non interessato alla crisi. Il nostro territorio va rispettato e con esso i lavoratori che hanno consentito al marchio di diventare quello che è".

'La chiusura dello stabilimento di Citta' S.Angelo non puo' essere accettata supinamente. Quella della Real Aromi deve diventare una vertenza dell'intero territorio che consenta di mantenere la produzione in Abruzzo e di investire nel rilancio', in una nota il consigliere regionale Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista, interviene cosi' sulla vicenda della chiusura dello stabilimento di Citta' S.Angelo.
'Quei 25 lavoratori stanno difendendo un marchio - quello dell'Aurum - che appartiene all'intera comunita', e' parte della nostra storia', chiude Acerbo.

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