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Pubblicato il 28/09/2013 08:08

Protesta dei lavoratori del cementificio di Pescara

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Alcuni lavoratori del cementificio di via Raiale di Pescara hanno manifestato con striscioni e bandiere dei sindacati davanti alla sede della Regione Abruzzo di via Passolanciano. La manifestazione è stata organizzata in concomitanza con un incontro tra i rappresentanti sindacali, il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l'assessore provinciale alle Politiche del lavoro Antonio Martorella e il sindaco Luigi Albore Mascia. L'incontro e' stato convocato da Castiglione dopo una prima manifestazione di protesta che si e' svolta nei giorni scorsi davanti alla sede di via Raiale. Per questo stabilimento la societa' Sacci e' intenzionata a chiudere i battenti.

Nel corso dell'incontro in Regione sul cementificio di Pescara, che da' lavoro a cento persone, si e' deciso di convocare una riunione urgente, da tenere in Comune, con la proprieta' dell'azienda Sacci Spa per affrontare il tema della vertenza in atto e conoscere la volonta' e le intenzioni degli imprenditori. L'incontro sara' sollecitato da Comune, Provincia e Regione, gli stessi enti che invieranno un documento a tre al ministero dell'Ambiente e al ministero dello sviluppo Economico per l'apertura ufficiale dello stato di crisi del cementificio di Pescara. "Il nostro obiettivo - spiega il sindaco Mascia in una nota - e' di accendere i riflettori sulla questione. Nell'incontro rivolgeremo alcune richieste alla Sacci, ossia garanzie precise per i lavoratori, o, in alternativa, solleciteremo un'ipotesi di riconversione dell'azienda e del sito, o ancora chiederemo la disponibilita' dell'attuale proprieta' a una vendita dello stabilimento, che poi dovra' comunque riconvertire le proprie finalita' sociali. Se la Sacci si mostrera' irremovibile nella volonta' di lasciare Pescara, chiederemo quali sono le intenzioni dell'azienda in ordine alla bonifica del sito perche' certamente non e' pensabile che il cementificio chiuda semplicemente i battenti lasciando a Pescara quella struttura in cemento armato, con i suoi forni, magari per i prossimi cent'anni". La cassa integrazione, e' stato ricordato oggi, scadra' a maggio 2014

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