Si restringono in Abruzzo le maglie del credito, e a farne le spese sono soprattutto le imprese. A garantire un po' di ossigeno all'economia regionale sono le piccole banche locali, mentre diminuiscono le esposizioni dei clienti verso gli istituti di credito e il risparmio si conferma pietra miliare del comportamento virtuoso delle famiglie.
E' quanto rivela l'analisi condotta da Aldo Ronci per la Cna abruzzese, sui dati relativi all'andamento del credito nella nostra regione nel primo semestre del 2012.
Tra gennaio e giugno di quest'anno, dice la ricerca condotta su dati della Banca d'Italia, il credito abruzzese ha subito una restrizione di 130 milioni di euro, realizzando il peggior risultato degli ultimi dieci anni, con una performance negativa pari solo a quella realizzata nel 2009; in percentuale, la riduzione e' stata pari allo 0,52% valore comunque inferiore a quello nazionale (1,06%).
Le piccole banche, tra cui Tercas, Caripe, Carichieti, Carispaq, Bls hanno confermato la propria attenzione al territorio, garantendo l'erogazione del 52% del credito complessivo, a fronte di una media nazionale del 22%. Dal punto di vista territoriale, segno positivo per la sola provincia di Chieti (+0,60%), mentre tutte le altre hanno subito un segno negativo: Pescara (-1,24%), Teramo (-1%), L'Aquila (-0,58%).
I depositi e il risparmio postale hanno registrato, infine, una crescita di 146 milioni di euro, segnando una netta inversione di tendenza rispetto al 2011, quando erano diminuiti di ben 212 milioni.
Venerdi' prossimo alla Consulta del Patto per lo sviluppo 'ribadiremo la richiesta di impegnare una somma rilevante, 24 milioni di euro dei fondi Fas, per il finanziamento dei confidi, che restano le uniche strutture in grado di aprire le porte del sistema bancario' alle imprese. Lo ha detto il presidente della Cna abruzzese, Italo Lupo, commentando i dati diffusi dal Centro studi della confederazione artigiana relativi all'erogazione del credito nei primi sei mesi dell'anno.
'Solo pochi giorni fa abbiamo diffuso dati impressionanti sulla morte prematura di centinaia di imprese nella nostra regione, dovuta soprattutto a quella carenza di credito e di liquidita', che in questo periodo rappresenta la vera emergenza del sistema produttivo', ha ricordato Lupo. 'Da questo punto di vista, poi, chiediamo anche lo sblocco del bando per 15 milioni, impegnati sui fondi Fesr, attualmente fermo a causa dei ricorsi presentati da alcuni operatori', ha riferito ancora il presidente Cna Abruzzo.
In merito all'annunciato passaggio di proprieta' di diverse, piccole, storiche banche abruzzesi, nelle mani dei grandi colossi nazionali, Lupo esprime l'auspicio che 'non vada perduta quella anomalia positiva che ha contrassegnato queste esperienze, visto che sono state proprio loro a garantire al mondo produttivo un minimo di ossigeno, facendo della nostra regione un vero e proprio caso positivo a livello nazionale. Perché, nella generale riduzione del credito alle imprese, sono state proprio le piccole banche a sostenere di più l' economia'.
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