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Pubblicato il 16/05/2014 11:11

Salone dei parchi, si alza il sipario a L'Aquila

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Apre ufficialmente i battenti domani a L'Aquila la seconda edizione del Salone dei prodotti tipici dei Parchi d'Italia. La rassegna dedicata ai sapori tipici e tradizionali delle aree protette italiane prosegue fino al 19 maggio, presso l'ex Agriformula (Nucleo Industriale Caselle di Bazzano). Un'edizione che, secondo gli organizzatori, punta a superare il successo e le cifre da record della precedente (30.000 visitatori e 150 espositori). Numeri che sono valsi al Salone il riconoscimento di Fiera nazionale. Sono 200 gli espositori provenienti dall'Abruzzo e da diverse regioni italiane che quest'anno esporranno i loro prodotti tipici, che saranno promossi e venduti in stand con allestimenti e arredi dall'anima green per la prima fiera d'Italia completamente sostenibile. Nato su iniziativa della Camera di Commercio dell'Aquila e promosso dal Comitato Promoexpo', il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d'Italia anche quest'anno propone, con il suo programma culturale, idee che coniugano qualita', tipicita' e ambiente e conferma un modello di promozione a chilometro zero. La formula e' quella della mostra-mercato con stand, degustazioni, show cooking e commercializzazione dei prodotti, in una visione totalmente integrata tra territorio, economia rurale, sostenibilita' e turismo. Ieri la presentazione a L'Aquila, presso la sala consiliare del Comune, alla presenza del sindaco Massimo Cialente, del presidente della Camera di Commercio dell'Aquila Lorenzo Santilli, del presidente di Carsa e coordinatore del Salone Roberto Di Vincenzo, del presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani, dei direttori della Cna provinciale, Agostino Del Re e della Confcommercio regionale Celso Cioni, di Antonino Vescio della Coldiretti aquilana, del direttore della Confesercenti provinciale Carlo Rossi, del direttore territoriale della Bper, Tarcisio Fornaciari e della presidente dell'associazione Grand Hotel, Marcella Russo. "La formula del Salone e' una formula che funziona - ha sottolineato Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio L'Aquila - La seconda edizione del Salone riconsegna all'Italia la regione piu' verde d'Europa con l'aggiunta dei suoi prodotti tipici. Sono aumentati gli espositori, l'ente da me presieduto ha fatto uno sforzo economico e di organizzazione maggiore, perche' questa e' una parte di economia che si confa' meglio al nostro territorio e che dobbiamo promuovere anche in termini di immagine perche' i riscontri ci sono e perche' e' questa la via da percorrere per aprire nuove strade allo sviluppo dell'intero Abruzzo". 

Un Salone che raddoppia, in molti sensi: "Sara' un'edizione molto articolata - ha aggiunto Roberto Di Vincenzo, motore del Salone e presidente di Carsa - Non contenti del successo della prima edizione, abbiamo voluto farla crescere e ora e' una manifestazione che comincia ad avere un vero rispetto a livello nazionale, l'unica che e' diretta emanazione dei parchi nazionali. E' indispensabile restituire una centralita' al territorio che conquisti una centralita' anche in vista dell'Expo' 2015 attraverso questi due argomenti: i parchi e i prodotti tipici. Non solo sostenibilita', ma anche commercializzazione internazionale, il Salone ospitera' 9 buyers statunitensi che gireranno fra i padiglioni per portare i prodotti dei parchi italiani nella propria terra d'origine per trovargli nuovi spazi. Dietro il Salone c'e' la qualita' e un progetto culturale alto, a cui si aggiunge anche un progetto del mercato concreto e capace di aprire scenari fondamentali per il futuro. Come lo street food, che sara' presente all'esterno con 16 operatori che racconteranno il cibo di strada d'Italia dal Piemonte alla Sicilia per la prima volta a L'Aquila. "L'anno scorso e' stata una grande edizione - ha aggiunto Massimo Cialente -. Vale la pena fare il tour degli assaggi, perche' la manifestazione coglie un aspetto politico e culturale di grande eccellenza del nostro paese in questo momento. La forza economica dell'Italia e' legata da una parte alla cultura, dall'altra al Made in Italy, che vede i nostri prodotti invidiati e copiati in tutto il mondo. I nostri territori ci rendono ricchi di prodotti e di tipicita'. Il discorso che una grande mostra possa essere anche un momento di riflessione sui prodotti tipici abruzzesi e sulle aree protette da cui arrivano, e' una delle grandi leve culturali che abbiamo a disposizione e che stiamo cercando di mettere a frutto. Anche perche' molti giovani stanno riscoprendo le attivita' agricole e dell'allevamento, questo settore rappresenta possibilita' di sviluppo e di lavoro. Mi auguro che il Salone possa diventare un riferimento non solo nazionale, ma anche internazionale. Sullo sfondo resta solo un problema: trovare una struttura fisica che possa ospitarlo in pianta stabile, con le altre iniziative di cui l'Aquila e' artefice , uno spazio fieristico serio e di riferimento". 

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