''La sentenza della Corte Costituzionale sull'art. 19 dello Statuto dei lavoratori, a ben vedere, non e' affatto incompatibile con il sistema di relazioni sindacali che abbiamo costruito in Fiat, ne' deve inficiare il percorso di investimenti e di faticoso rilancio del settore auto nel nostro Paese''. Lo ha dichiarato Eros Panicali, segretario nazionale Uilm, a CHIETI nel corso dell'attivo al quale hanno preso parte i componenti del direttivo locale della Uilm presenti in Sevel, lo stabilimento della Val di Sangro con oltre 6.000 dipendenti in joint venture fra Fiat e la francese Psa. Proprio qui Marchionne ha annunciato 700 milioni di euro di investimenti finalizzati alla produzione di un nuovo modello di Ducato. ''Ben prima della sentenza della Corte costituzionale - ha spiegato Panicali - alcuni tribunali avevano gia' riconosciuto alla Fiom il diritto di nominare i propri rappresentanti sindacali. Ad esempio proprio in Sevel la Fiom ha nominato ben 17 Rsa. Ebbene, la presenza dei rappresentanti Fiom non ha in nessun modo impedito il sistema di relazioni sindacali concordato nel Contratto di Gruppo: la Fiom ha tenuto i suoi incontri con la direzione di Fiat e noi della Uilm, insieme agli altri sindacati firmatari del Contratto di Gruppo abbiamo tenuto i nostri all'interno delle commissioni e secondo le regole concordate con l'azienda; in tale contesto non e' mai stato ostacolato quel percorso di recupero di competitivita' che sta proseguendo nonostante le oggettive difficolta' di mercato''. ''Piuttosto la sentenza della Corte costituzionale pone un problema di lungo termine - ha sottolineato -: quello della necessita' di raggiungere un assetto stabile delle relazioni sindacali nel nostro Paese, dando finalmente piena attuazione all'art 39 della Costituzione, non solo sulla rappresentanza, ma anche sull'efficacia dei contratti collettivi''
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