Sarà il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, a tenere a battesimo, domani mattina, sabato 24, a Chieti Scalo, presso il polo fieristico della Camera di Commercio di Chieti, "Rock 2.0", una macchina elettrica ecocompatibile, completamente prodotta in Abruzzo, dalla IFELV di Casoli. Un prototipo della vettura, progettata e realizzata dall'ing. Florin Stoenescu, amministratore della stessa azienda, sarà presentato nel corso di un evento organizzato dall'associazione PMI Abruzzomolise e dalla stessa IFELV.
La IFELV S.r.l. (Italian Forward Electric Vehicles), nata proprio quest'anno con lo scopo di costruire macchine elettriche, è stata recentemente visitata dallo stesso Castiglione nell'ambito dell'iniziativa "La Regione in azienda".
La giornata di domani inizierà alle 10.15, con i saluti del presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, del presidente della Provincia, Enrico di Giuseppantonio, del Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, del presidente di PMI Abruzzomolise, Tommaso Gubbiotti, del vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, e dello stesso ing. Stoenescu.
A seguire, a partire dalle ore 12, inizierà un dibattito moderato dal giornalista della RAI, Giulio Borrelli.
L'ingegner Stoenescu, in particolare, spiegherà perché si è ormai proiettati verso un futuro elettrico. Nell'ultimo decennio, infatti, si è accentuata la necessità di realizzare mezzi di trasporto che utilizzano energia alternativa ai combustibili fossili.
In questa direzione, la tecnologia ha compiuto progressi importanti per mettere a disposizione conoscenze e componenti molto competitivi. Sono stati sviluppati motori performanti AC brushless, con consumi ridotti di energia così come sono state prodotte batterie che, a parità di peso, permettono di immagazzinare una quantità di energia fino ad un + 42%.
Inoltre, l'affidabilità degli impianti elettronici, oggi, supera quella dei classici motori a combustione. A penalizzare, finora, la diffusione di questi mezzi è stata la mancanza di una rete di rifornimento per l'energia elettrica.
Tuttavia, soprattutto negli ultimi due anni, le grandi imprese distributrici di energia si sono attivate per realizzare progetti pilota presso i centri urbani più interessati al trasporto elettrico.
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