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Pubblicato il 23/01/2013 14:02

Sindacati lanciano l'allarme, posti di lavoro a rischio in val di Sangro

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Dodicimila occupati a rischio secondo le varie sigle,causate soprattutto dalla Legge Regionale di costituzione dell'ARAP

Nella valle del Sangro 12.000 posti di lavoro a rischio. Lo affermano, in una nota congiunta, Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Flp e Findici. "La situazione di precarieta' e di difficolta' e le disfunzioni che si evidenziano nel Consorzio per lo Sviluppo industriale del Sangro, causate soprattutto dalla Legge Regionale di costituzione dell'ARAP ( Agenzia Regionale Attivita' Produttive) - dicono i sindacati - hanno di fatto bloccato qualsiasi tipo di investimento teso alla manutenzione e al miglioramento degli impianti ed infrastrutture gestiti dal Consorzio industriale. Il protrarsi di questa situazione di stallo oggi puo' comportare , nel giro di poche settimane , il blocco dell'erogazione dei servizi alle aziende del territorio che rischiano di non ricevere quei servizi essenziali , servizio idrico potabile , industriale , raccordo ferroviario , depurazione delle acque , trattamento delle acque , pubblica illuminazione , con gravissime ripercussioni sull'apparato produttivo di una delle aree a maggiore concentrazione industriale della nostra Regione. Chiediamo all'Assessore allo Sviluppo Economico e a tutte le forze politiche regionali di rimuovere urgentemente tutti gli ostacoli, che ad oggi anche per effetto della Legge regionale del 2009 inibiscono le attivita' del Consorzio , creando forti disfunzioni ai servizi erogati alle aziende, con gravi ripercussioni economiche ed ambientali. Non possiamo consentire - rilevano i sindacati - che il protrarsi di questa situazione di incertezza peggiori ulteriormente l'efficienza e l'efficacia dei servizi erogati alle aziende, compromettendo il tessuto produttivo gia' duramente provato dalla crisi strutturale che ha colpito la Regione Abruzzo e tornare ai tempi bui della valle della morte degli anni 70"

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