Da sempre l'associazione Isa, presieduta dal professor Ettore Cianchetti, direttore del C.R.R. per la patologia mammaria di Ortona, ha promosso il valore di una corretta alimentazione per il perseguimento di un miglior stato di salute, con la buona tavola, grazie all'uso di materie prime selezionatissime, ma soprattutto a km Zero: tesori di cui l'Abruzzo è più ricco di quanto si possa pensare.
"Abruzzo: territorio e salute", sarà infatti il tema del prossimo convegno promosso dall'Associazione Isa (sabato 15 marzo, ore 16.30, Auditorium Flaiano Pescara). A discuterne interverranno, oltre al professor Ettore Cianchetti, la dietista Maria Prezzavento; l'enogarstronomo Leonardo Seghetti e due rappresentanti d'eccezione della tipicità abruzzese: Francesca Petrei Castelli, dell'Antico Pastificio Rosetano Verrigni e Francesco Paolo Valentini, dell'Azienda Agricola Valentini.
Tanti e interessanti gli argomenti che saranno affrontati, a cominciare da una novità assoluta: la "piramide alimentare", declinata in chiave abruzzese. Come spiega il professor Cianchetti: "Vogliamo divulgare le conoscenze sulla piramide nutrizionale accentrata principalmente sugli alimenti che il nostro territorio offre. E quindi, territorio inteso non solo come terra ed agricoltura ma anche come mare e pesca. Con questa iniziativa ISA si pone l'obiettivo di far conoscere le nostre peculiarità alimentari e l'importanza del consumo dei prodotti a km Zero secondo la stagionalità. Vuole, cioè, far conoscere sempre di più le qualità nutrizionali del nostro Abruzzo e lanciare un ponte verso la nostra economia".
"Stiamo lavorando ad un progetto ambizioso - aggiunge la dietista Maria Prezzavento -. La piramide alimentare altro non è che la raffigurazione grafica che permette di individuare quali alimenti consumare e con quale frequenza. Isa vuole costruire la Piramide Alimentare Abruzzese attraverso la quale abbiamo la possibilità di utilizzare in modo nutrizionalmente corretto prodotti locali freschi e non che, oltre a far bene alla nostra salute, ci fanno interagire con l'aspetto economico (km Zero e rapporto diretto produttore-consumatore) di cui beneficiamo sia noi che l'economia locale, consentendoci, inoltre, un rispetto maggiore dell'ambiente".
A conferma di ciò, l'interessante testimonianza di chi difende la tipicità e la territorialità a spada tratta, come l'Antico Pastificio Verrigni: "Il nostro pastificio - spiega Francesca Petrei Castelli - utilizza unicamente grano italiano. Vogliamo dimostrare che è possibile ottenere una buona pasta senza necessitá di materie prime canadesi o comunque straniere. É vero che in Italia si produce meno grano e che i campi sono spesso abbandonati, ma ció spesso dipende dall'incapacitá a garantire all'agricoltore una quotazione decente quando esita sul mercato i suoi prodotti, specie il grano. Con altri produttori, come l'Azienda Agricola Valentini, abbiamo avviato un progetto, una sinergia, per dimostrare che produttore e trasformatore insieme possono creare un "Made in Italy" autentico senza rinunciare, anzi, alla qualitá".
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