Tutto pronto a L'Aquila per l'appuntamento piu' atteso della 719esima edizione della Perdonanza Celestiniana, entrata ormai nel vivo, quando ci sara' il Corteo della Bolla e l'apertura della Porta Santa, in programma per il pomeriggio di mercoledi' 28 agosto. Si tratta dell'appuntamento piu' importante dell'anno che si ripete piu' o meno ininterrottamente. La Perdonanza Celestiniana dell'Aquila, la festa voluta da Papa Celestino V nel 1294 a seguito dell'emanazione della Bolla del Perdono, non e' solo rievocazione civile e religiosa. Essa e' occasione di riflessione per una comunita' intera, ma anche momento di dialogo e confronto su temi universali come la solidarieta', la fratellanza, l'uguaglianza, la pace; quei temi che furono alla base del messaggio e della vita di Pietro Angelerio, l'eremita del Morrone al secolo Celestino V. Nei giorni scorsi sono stati presentati i tre personaggi chiave di questa edizione: la Dama del Perdono, il Giovin signore e la Dama della croce che saranno interpretati rispettivamente da Alessia Ciuffetelli, Maurizio Vinciguerra ed Alessia Angella. Il nome Perdonanza deriva dalla Bolla del Perdono che Papa Celestino V emano' dall'Aquila alla fine di settembre del 1294.
Questa la ricostruzione storica. L'eremita Pietro Angelerio da Morrone era nativo di Isernia (secondo la versione piu' accreditata dagli storici) e aveva scelto, come luoghi per la predicazione, quelli dell'Abruzzo interno. Tra questi, l'aquilano e il circondario di Sulmona. Il 5 luglio 1294, dopo due anni di contrasti (successivi alla morte di papa Niccolo' IV), il Conclave, riunito a Perugia, designo' il monaco - fondatore di un ordine che per secoli ha avuto, per l'appunto, il nome dei Celestini - come Pontefice. Un corteo accompagno' il Papa da Sulmona all'Aquila, alla Basilica di Collemaggio, da lui stesso fatta erigere alcuni anni prima, e dove gli furono consegnati le vesti pontificali il 29 agosto 1294, davanti a una folla immensa e, soprattutto, a re Carlo d'Angio' e a Carlo Martello. Celestino V fu protagonista di un papato brevissimo: si dimise nel dicembre dello stesso anno e mori' nell'esilio di Fumone (in provincia di Frosinone) due anni dopo. Alcuni seguaci del suo ordine trafugarono successivamente le sue spoglie mortali e le portarono nella basilica dell'Aquila di Santa Maria di Collemaggio, e solo nei giorni scorsi, a seguito dell'ordinanza, disposta dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, l'urna contenente le spoglia di Celestino V e' stata traslata in una basilica aquilana in via Sassa, poco distante da Collemaggio. Nel 1313 Pietro da Morrone fu canonizzato con il nome di San Pietro Celestino. In quei pochi mesi di pontificato, Papa Celestino lascio' alla citta' dell'Aquila, ma anche al mondo intero, un'eredita' di portata straordinaria.
Alla fine di settembre del 1294, infatti, proprio dalla basilica di Collemaggio emano' una Bolla con la quale concedeva un'indulgenza plenaria e universale a tutta l'umanita', senza distinzioni. Un evento eccezionale, visto che accadeva in un periodo in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e al denaro. La Bolla di San Pietro Celestino, che introduceva i concetti di pace, solidarieta' e riconciliazione, poneva solo due condizioni per ottenere il perdono. L'ingresso nella basilica di Collemaggio, nell'arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno, e l'essere ''veramente pentiti e confessati''. Tantissimi gli appuntamenti di carattere culturale, convegni, concerti, rassegne, mostre in calendario anche per questa edizione e che ogni anno richiamano nel capoluogo abruzzese migliaia di fedeli e turisti provenienti da ogni parte dell'Abruzzo e non solo. Ovviamente il momento piu' spettacolare e' il tradizionale corteo della Bolla con oltre mille figuranti, gonfaloni di tantissimi comuni abruzzesi e delle citta' gemellate con l'Aquila che culminera' con l'apertura della Porta Santa e che quest'anno sara' carica di ulteriore commozione, anche a causa della riduzione degli spazi fruibili dopo i recenti provvedimenti legati alla sicurezza del monumento.
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