In 20mila, secondo la stima degli organizzatori del Comune dell'Aquila, hanno partecipato al corteo della Bolla per la 719a Perdonanza Celestiniana, che si e' snodato lungo le strade di una citta' ancora martoriata per il tragico terremoto del 6 aprile 2009. Dopo il corteo e la Santa Messa, celebrata all'aperto per motivi di sicurezza, alle 20,20 in un clima di grande spiritualita', l'inviato della Santa Sede, il cardinale Domenico Calcagno, presidente del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), ha aperto la Porta Santa della Basilica di Collemaggio. Una Basilica accessibile eccezionalmente e con visite ''controllate e a scaglioni per via della chiusura del luogo sacro per motivi di sicurezza dopo che uno studio dell' Universita' dell'Aquila pochi giorni fa ha evidenziato pericoli di crollo in caso di una forte scossa''. E' stato questo il momento clou della Perdonanza, il giubileo voluto nel 1294 da papa Celestino V che da 719 anni rievoca i valori del perdono, della pace e della fratellanza. Subito dopo molte persone si sono messe in fila per oltrepassare la soglia e ricevere l'indulgenza plenaria che viene concessa a chi si pente e si confessa. La Porta Santa rimarra' aperta fino a domani sera.''Erano tempi difficili per le tensioni in ambito civile e anche all'interno della Chiesa, non diversamente da quanto accade oggi''. Cosi' il cardinale Domenico Calcagno, inviato della Santa Sede alla 719 Perdonanza Celestiniana, ha sottolineato nella sua omelia la coincidenza tra quanto accadeva all'epoca di Papa Celestino V, autore della Bolla pontificia che istituisce l'annuale giubileo aquilano, e i giorni attuali, con venti di guerra in Siria sui quali proprio dall'Aquila terremotata e' arrivato oggi un invito alla pace. ''L'ispirazione del Papa Celestino V, tradotta in concreto nella Bolla del Perdono, dava una risposta di fede e di amore in una prospettiva riproposta in forma particolarmente solenne nelle celebrazioni del giubileo'', ha sottolineato il cardinale Calcagno che ha aggiunto che ''se la colpa e' stata rimessa per il pentimento e la confessione, le conseguenze e le pene dovute per il peccato possono cosi' essere riscattate per una sovrabbondante grazia e misericordia di Dio che anticipa nel tempo presente il dono della pace''.
''Spero che Papa Francesco venga a impartire dallo scranno di Papa Celestino V la lezione del perdono''. Cosi' l'ex sottosegretario di Stato, Gianni Letta, parlando dell'ipotesi di una visita del nuovo Pontefice all' Aquila e nelle zone terremotate. ''Il senso del messaggio celestiniano e' il perdono e il capire le ragioni dell'altro. Sono sicuro che la benedizione di Celestino su questa citta' la aiutera' a trovare la forza per ricostruirsi, ora e' il momento di stare insieme'', ha aggiunto.
''L'occasione per approcciare Papa Francesco sara' la santificazione di Karol Wojtyla a San Pietro della Ienca. Dobbiamo puntare forte al turismo religioso senza smarrire il messaggio celestiniano''. Cosi' l'assessore al Turismo del Comune dell'Aquila Lelio De Santis a margine del Corteo della Bolla della 719/a Perdonanza Celestiniana, sul tema di una possibile visita all'Aquila e nelle zone terremotate del nuovo Pontefice.
''Che non si aggiungano guerre ad altre guerre''. Viene dall'Aquila, e dalla 719a Perdonanza di Celestino V, l'annuale giubileo del capoluogo abruzzese, un messaggio di pace contro gli scenari di intervento militare in Siria. E' il sindaco dell' Aquila, citta' terremotata, Massimo Cialente, custode della Bolla emessa da Papa Celestino V nel 1294, a inoltrare un forte no alla guerra: ''Il messaggio celestiniano e' un messaggio di pace, specialmente in un momento drammatico come quello in Siria''.
Durante il corteo storico della Perdonanza celestiniana, in corso Vittorio Emanuele, a due passi da piazza Duomo, a L'Aquila, e' stata inaugurata la mostra fotografica ''un legame oltre il soccorso'', curata dal Centro documentazione video (Cdv) dei vigili del fuoco. Lo comunica una nota del corpo riferendo che in 13 scatti i vigili del fuoco hanno voluto riassumere non solo il soccorso tecnico prestato durante l'emergenza del sisma nel 2009, ma il legame che si e' creato con la Citta' attraverso un percorso ideale: dalla notte del 06 aprile 2009 alla Perdonanza celestiniana di oggi.
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